Al fine di stabilire una mappatura del grado di diffusione delle varianti di Sars-Cov-2 definite UK, Brasiliana o Sud-Africana in Italia, il ministero della Salute ha deciso di avviare una indagine rapida “quick survey” coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e PPAA (Provincie autonome).
L'obiettivo di questa indagine è quello di identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS- CoV-2 in RT-PCR possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti.
Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 18 febbraio 2021 (prime infezioni non follow-up) da analizzare:
1) con sequenziamento Sanger dell’intero gene S (spike);
2) con sequenziamento di parte del gene S purché identificate tutte le mutazioni/delezioni attribuibili a una delle tre varianti;
3) con sequenziamento in NGS.
Verranno prese in considerazione 4 macroaree (nomenclatura NUTS): Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).
Per ognuna di queste 4 macroaree è stata identificata l’ampiezza ottimale del campione da analizzare secondo lo schema seguente:
L'ampiezza campionaria in ciascuna macroarea è stata quindi ridistribuita nelle Regioni e PA corrispondenti in base alla percentuale di casi notificati il 16 Febbraio 2021 sul totale di casi notificati nella macroarea di riferimento:
Il numero di campioni da analizzare richiesto per ciascuna Regione/PPAA è indicato nella tabella colonna “Ampiezza campionaria” e andrà scelto in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo se possibile una rappresentatività geografica e per fasce di età.