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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Governo e Parlamento

Covid. Nel nuovo piano cambia ancora la tabella delle forniture. Entro giugno si potrebbe vaccinare quasi il 70% della popolazione

di Giovanni Rodriquez
immagine 9 febbraio - Rispetto alle slide circolate nella scorsa settimana salgono infatti da 39,86 a 79,45 mln le dosi attese entro la fine del secondo trimestre contanto anche Johnson & Johnson e Curevac. Se invece dovessimo poter ancora contare solo sui tre vaccini attualmente disponibili, potremmo vaccinare poco meno di 25 mln di cittadini, ossia il 41,3% della popolazione. Nella tabella cambia anche al ribasso il totale atteso entro il secondo trimestre 2022 a causa di un dimezzamento degli arrivi di Johnson & Johnson. Conteggiata solo una parte delle dosi aggiuntive di Pfizer
Il nuovo aggiornamento del Piano vaccini che verrà esaminato oggi in Conferenza Stato Regioni porta all'ennesima modifica della tabella sugli approvvigionamenti dei diversi vaccini contro il Covid attesi nei diversi trimestri del 2021.
 
La prima cosa che salta all'occhio è il totale delle dosi attese entro giugno 2022. Rispetto alle slide circolate la scorsa settimana a seguito del vertice Governo-Regioni, ora vengono conteggiate anche le dosi attesa da Curevac e Johnson & Johnson, ma il totale scende da 226,16 a 224,03 milioni di dosi.
 

 
Come mai questo calo? La riduzione è dovuta ad un dimezzamento delle dosi attese da Johnson & Johson a causa della necessità di una sola dose per la vaccinazione. Si passa infatti da un totale 53,83 milioni di dosi del vaccino previste nel Decreto del Ministero della Salute del 2 gennaio 2021, ai 26,56 milioni attesi nell'aggiornamento tra il secondo ed il quarto trimestre del 2021. Nel dimezzamento si perdono però inspiegabilmente circa 348.000 dosi.
 
Altra novità riguarda poi l'introduzione delle dosi aggiuntive del vaccino di Pfizer acquistate a livello europeo lo scorso 8 gennaio. L'acquisto annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen riguardava un totale di 300 milioni di dosi. Eppure, in Italia, tra il secondo ed il quarto trimestre 2021 sono attese solo ulteriori 25,12 milioni di dosi.
 
Dal momento che all'Italia spettano il 13,46% dei vaccini acquistati dall'Ue, se ne può dedurre che il contratto siglato a gennaio è stato per l'acquisto di 200+100 milioni di dosi del vaccino di Pfizer. E che dunque, da contratto di base, ne siano state conteggiate solo la parte riguardante i primi 200 milioni di dosi acquistate. Il totale potrebbe quindi crescere ulteriormente nei prossimi mesi se si conteggiasse anche l'opzione per gli ulteriori 100 milioni. In quel caso, all'attuale totale potrebbero aggiungersi per l'Italia ulteriori 13,46 milioni di dosi.
 
Giovanni Rodriquez
9 febbraio 2021
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