Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera si uniscono per far partire insieme la campagna vaccinale e coordinare l’attività anche se non indicano la data di avvio.
“Noi – si legge nella dichiarazione congiunta - , ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera, riaffermiamo la necessità di coordinare i nostri sforzi per un utilizzo sicuro, efficiente e trasparente del vaccino anti covid-19. Durante il nostro incontro del 15 Dicembre abbiamo identificato alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri, specialmente a livello transfrontaliero”.
Gli impegni assunti:
- promuovere il coordinamento dell’avvio della campagna vaccinale e una rapida condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali competenti per assicurare una chiara comunicazione, in particolar modo per le popolazioni di regioni confinanti;
- rapida condivisione delle informazioni e delle esperienze acquisite tra le autorità nazionali competenti, in particolare nel campo della farmacovigilanza durante la campagna vaccinale;
- impegno condiviso da parte delle autorità nazionali competenti per contrastare la disinformazione in tema di vaccini, e per informare la popolazione sulla ratio della valutazione costi/benefici;
- assicurare alla popolazione una comunicazione chiara e trasparente sulla vaccinazione e sulle modalità con cui verrà effettuata;
- adozione di linee guida comuni da parte delle autorità nazionali e locali competenti per i lavoratori transfrontalieri per assicurare la coerenza e l’efficacia della campagna vaccinale. Si è convenuto, inoltre, di definire attraverso un focus specifico la figura degli operatori sanitari transfrontalieri come categoria prioritaria nella campagna vaccinale.