Si dice “soddisfatto”
Giuseppe Carbone, segretario generale del sindacato FIALS, dell’incontro appena concluso con la senatrice
Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato della Repubblica, l’onorevole
Elena Carnevali, capogruppo PD in Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati. Al centro del confronto il disegno di legge di bilancio 2021 all’esame del Parlamento.
“Dopo tanti, troppi, anni di sottodimensionamento dei bilanci del SSN – si legge in una nota - , gli operatori della Sanità attendono da questa legge di bilancio, risposte certe alla loro valorizzazione professionale ed economica; un allineamento giuridico, normativo ed economico alla dirigenza medica e sanitaria. Oggi non sussiste un solo motivo perché ciò non accada”.
La FIALS già nei giorni scorsi, in rappresentanza degli operatori della Sanità, aveva inviato ai gruppi parlamentari le proprie proposte da emendare nella legge di bilancio 2021.
“Tra le tante – ricorda il sindacato - l’estensione dell’attività libero professionale intra-moenia alle professioni sanitarie e sociali del comparto sanità, la conseguente indennità di esclusività e la identificazione di una indennità specifica professionale per tutti i professionisti che tenga conto delle funzioni, competenze, autonomia e responsabilità, come pure la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale espresse”.
“Abbiamo esaminato gli emendamenti proposti dai gruppi parlamentari del PD. Apprezziamo l’impegno propositivo tendente ad estendere la valorizzazione alla platea del personale sanitario e sociosanitario. Una valorizzazione sia in termini normativi-giuridici che economici. É necessario offrire loro migliori risposte occupazionali e formative. Insieme, scrive Carbone, abbiamo chiesto maggiore impegno e trattamenti economici dal 1° gennaio 2021 al pari della dirigenza medica e sanitaria. Abbiamo revocato lo sciopero generale previsto per il 4 dicembre non accogliendo l’invito della Commissione di Garanzia per lo spostamento al 9 ma anche e soprattutto per la risposta politica alle nostre richieste. Ma vigileremo affinché non restino parole” scrive Giuseppe Carbone.
“Permane il nostro stato di agitazione, ma possiamo dirci soddisfatti di questo primo passo compiuto- conclude Carbone- certi che il metodo di confronto continuo con il sindacato, debba per tutti i provvedimenti che riguardano il personale, tornare ad essere architrave fondamentale, affinché il metodo della concertazione, nel rispetto e nella valorizzazione dei rispettivi ruoli, sia lo strumento principe per la ricostruzione del SSN”.