Covid. Arcuri conferma: “Le terapie intensive tengono. Da lunedì al via bando per acquisto siringhe per vaccino”
19 novembre - "Il primo vaccino disponibile sarà quello di Pfizer, all'Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio. Saranno subito vaccinati 1,7 milioni di italiani, con una cadenza di tre settimane ogni italiano vaccinato. Il 17 novembre il ministero della Salute ci ha inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi che dovremo acquistare. Confido che lunedì riusciremo a bandire la richiesta di offerta". Così il commissario per l'emergenza Covid in conferenza stampa. LE SLIDE
"Stiamo disegnando un piano per la distribuzione, convervazione e somministrazione del vaccino Covid. Il primo disponibile in Italia sarà quello di Pfizer, e ne arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio. Saranno subito vaccinati 1,7 milioni di italiani, con una cadenza di tre settimane ogni italiano vaccinato. Sulla base delle previsioni non ancora validate dagli enti autorizzativi una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata entro il primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre 2021".
Così il commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, oggi in conferenza stampa.
Quanto alle dotazioni di aghi e siringhe necessarie per la somministrazione del vaccino: "Il 17 novembre il ministero della Salute ci ha inviato specifiche tecniche e quantità delle siringhe e degli aghi che dovremo acquistare per rendere certa la somministrazione per il primo e altri vaccini. Confido che lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta per acquistare siringhe, aghi e altri accessori indispensabili a garantire la somministrazione. Sarà un acquisto molto corposo e un po' articolato: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Auspico di essere in possesso delle siringhe prima di avere le dosi", ha sottolineato Arcuri.
Il commissario ha poi fatto il punto sulle terapie intensive: "Abbiamo 3.712 ricoverati in TI, a fronte di 8.585 posti letto già attivati e 10.025 attivabili. Abbiamo più posti di quanti siano i pazienti contagiati".
Sull'assistenza a domicilio, invece, ha spiegato come oggi, rispetto alla prima ondata, "il 95% dei pazienti è in isolamento domiciliare. Abbiamo fornito di attrezzature i medici di medicina generale per farli lavorare in sicurezza, in cambio abbiamo chiesto loro di aiutarci a allentare pressione nei pronto soccorso. Questo non sempre accade, specie in determinate zone e nelle aree metropolitane".
Infine, sul virus: "La sua forza, ancora rilevante, si sta riducendo grazie alle misure prese dal governo. Nelle ultime quattro settimane la crescita si è affievolita. E' ancora impetuosa, ma il ritmo va decelerando".