“Niente può e deve fermare il desiderio di avere un figlio. La maternità e la paternità sono un diritto e le istituzioni hanno il compito di spianare, dove è possibile, la strada dei futuri genitori. Nel corso della discussione in Aula alla Camera per la conversione in legge del decreto agosto è stato accolto il mio Ordine del Giorno sulla riduzione della mobilità sanitaria passiva regionale e sull'applicazione dei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza) nella procreazione medicalmente assistita, come già definiti nel Dpcm del 12 gennaio 2017, al fine di garantire prestazioni di Pma (come l'inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e l'eterologa) sul territorio in modo uniforme e poter, così, procedere al convenzionamento dei centri privati con il Ssn”.
Così
Stefania Mammì (M5S) prima firmataria dell'ordine del giorno.
“In piena pandemia, si è data la priorità ai ricoveri e agli accertamenti legati alla gestione dell'emergenza sanitaria, predisponendo risorse economiche da destinare alle strutture, al personale e ai presidi necessari – continua Mammì - Allo stesso tempo è stata del tutto bloccata la mobilità sanitaria regionale passiva per impedire o quantomeno ridurre il contagio. Il prolungamento al 31 gennaio 2021 dello stato di emergenza comporta una riorganizzazione complessiva del servizio sanitario privilegiando la rete ospedaliera e la rete assistenziale territoriale, rendendo indispensabile il potenziamento della sanità territoriale e della sua capacità di prendere in carico il paziente. Tra le prestazioni indispensabili del nostro servizio sanitario ci sono quelle della procreazione medicalmente assistita, che contribuiscono fortemente all'incremento della natalità nel nostro Paese e sono già inserite anche nei nuovi Lea (2017) di cui si auspica una rapida applicazione”.