16 luglio - Una figura che possa agire accanto ai Mmg e ai Pls per consentire la presa in carico della persona e garantire prevenzione e cure psicologiche di prossimità, prima che il disagio anche transitorio divenga un problema di patologia vero e proprio.Il Ddl che vede come prima firmataria la senatrice Dem Paola Boldrini è stato presentato oggi in una conferenza stampa al Senato con la partecipazione di Lazzari presidente del Cnopo, Panti della della Fnomceo e Falconi, presidente del Tribunale dei diritti e doveri del medico IL TESTO DEL DDL
Garantire a tutti i cittadini l’assistenza psicologica di base. È questo l’obiettivo del disegno di legge dal titolo “Istituzione dello psicologo di cure primarie” illustrato oggi al Senato nel corso di una conferenza stampa dalla prima firmataria la senatrice Paola Boldrini, capogruppo del Pd nella Commissione Sanità.
Un appunto con la stampa al quale hannp partecipato David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Mario Falconi, presidente del Tribunale dei diritti e doveri del medico e Antonio Panti, della Commissione deontologica della Fnomceo.
In un sistema di cure primarie utile ed efficace, l’attenzione alla componente psicologica della salute è fondamentale, non solo per offrire cure al disturbo psicologico o ai problemi individuali ma anche per prestare attenzione al benessere e alla salute psicofisica dei cittadini, in modo equo e accessibile, fornendo a tutti indistintamente cura e terapia, ma anche per promuovere consapevolezza e adozione di comportamenti positivi. L’obiettivo è quindi garantire un primo livello di servizi di cure psicologiche di qualità, accessi- bile, efficace, economicamente efficiente e integrato con gli altri servizi sanitari e socio-sanitari, sviluppando una rete di collaborazione con i Medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, nonché con gli altri professionisti sanitari e socio-sanitari presenti sul territorio.
“Il disegno di legge – ha spiegato la senatrice Paola Boldrini – nasce per istituire all’interno del Ssn la figura dello psicologo di cure primarie, che possa agire accanto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta per consentire la presa in carico della persona e garantire prevenzione e cure psicologiche di prossimità, prima che il disagio anche transitorio divenga un problema di patologia vero e proprio. Penso ai momenti di particolare fragilità che nella vita possono accadere a tutti: la maternità, una malattia, la tossicodipendenza, la cronicità di una situazione patologica. Il ddl non nasce oggi, se ne parla da tanto. L’emergenza Covid ha evidenziato nuovi bisogni, ai quali si deve far fronte”.
“La salute – ha detto David Lazzari – è un equilibrio tra dimensione biologica e psicologica. Coltivare la resilienza in ogni fase della vita, anche in caso di malattia, è fondamentale e si fa con strategie psicologiche, che non possono essere garantite dagli attuali 6mila psicologi del Ssn. Lo psicologo di cure primarie deve integrarsi nel sistema e penso anche al Piano nazionale delle cronicità. Oggi l’assistenza è garantita solo con l’integrazione di più figure professionali: medici, infermieri, psicologi, altri operatori sanitari. Non tutto va risolto con i farmaci e ricorrere solo ai farmaci ha un costo, che si può evitare sia in termini economici che di qualità della vita. Ora chi può paga le cure psicologiche e chi non può non fa nulla”.
Antonio Panti ha sottolineato come “la medicina moderna sia una medicina integrata. Lo psicologo nelle strutture pubbliche è una figura essenziale, anche con funzioni di consulenza interna per affrontare il disagio dei professionisti della sanità. Altri paesi già lo fanno”.
“Dopo il Coronavirus – ha concluso Mario Falconi – non si può solo pensare che gli operatori sanitari siano eroi, bisogna studiare come rafforzare il sistema e imparare dagli errori. Lo psicologo di base è importante anche in questa visione”.