Mentre il Vaticano si appresta a beatificare l’economista cattolico Giuseppe Toniolo, il ministero della Salute pubblica una nota del ministro Renato Balduzzi dedicata a Toniolo, che secondo Balduzzi rappresenta ancora oggi un esempio che la politica dovrebbe seguire per tornare ad essere buona politica. “Non ci potrà essere – scrive Balduzzi - una proposta politica all`altezza di questi tempi difficili, per l`Italia e per l`Europa, senza quella ritrovata circolarità tra dimensione etico-sociale e dimensione politica”.
Ecco il testo integrale della nota del ministro della Salute:
Ritrovare la buona politica sulle orme di Toniolo
"Il laico cristiano Giuseppe Toniolo, da domani il beato Giuseppe Toniolo, è certamente tra coloro che più e meglio hanno concorso alla costruzione e allo sviluppo delle basi della dottrina sociale della Chiesa. In origine era prevalsa infatti nettamente l`idea della superiorità dei fini etico-sociali rispetto a quelli politici. In uno scritto del 1901 ancora oggi molto interessante, Concetti e indirizzi sociali all`esordire del XX secolo, Toniolo scolpiva con efficacia questa tendenza parlando di una «virtuale e logica anteriorità dei fini etico-sociali rispetto a quelli politici». La dottrina sociale della Chiesa poggia su questa premessa e lo stesso principio di sussidiarietà probabilmente non è comprensibile al di fuori di essa. Da questa premessa talvolta sono state tratte conseguenze non necessitate, sino a legittimare concezioni strumentali della politica, valorizzata soprattutto nella misura in cui capace di garantire le opere della fede.
In Toniolo però era troppo forte la cultura teologica e filosófica per non avvertire, pure in tempo di «non expedit», il dialogo circolare tra dimensione sociale e dimensione politica. In lui è ben chiaro che la politica ha per oggetto l`ultimo e più perfetto bene nelle cose umane (secondo l`antico insegnamento, tratto dal commento di SanTommaso alla Politica di Aristotele) e che dunque c`è una superiorità pratica della politica stessa, come almeno due Papi del Novecento avrebbero sottolineato con forza. E dunque quella virtuale e logica anteriorità dei fini etico-sociali viene a essere bilanciata in una considerazione più ampia, in quanto la politica è proprio ciò che riesce o che dovrebbe riuscire a far convivere nella pratica diverse concezioni di fini etico-sociali.
Oggi non mancano tentazioni di ritornare alla sola anteriorità dei fini etico-sociali, in un clima di disincanto e di disillusione, con forti venti di antipolitica e di qualunquismo di ritorno. Riproporre oggi l`idea di una sintesi dichiaratamente volta a fornire elementi di costruzione "politica" della città, potrebbe apparire fuori tempo. Sembra infatti, anche in queste settimane, avanzare l`antipolitìca, caratteristica storicamente presente anche nel nostro Paese, come opportunamente ricordato dal presidente Giorgio Napolitano, sin dagli anni dell`Assemblea costituente. Avanza l`antipolitica, non soltanto in Italia, ma contemporaneamente cresce la consapevolezza della necessità di un di più di politica, di buona politica.
Tornare a Toniolo, in questa situazione, è allora molto utile, anche per coloro che rivestono cariche pubbliche o che sono direttamente impegnati nella vita politico-parlamentare. Non ci potrà essere una proposta politica all`altezza di questi tempi difficili, per l`Italia e per l`Europa, senza quella ritrovata circolarità tra dimensione etico-sociale e dimensione politica. Ma vi è un di più, che forse è anche un prima: in Toniolo, la sicurezza della dottrina (che non escludeva la fatica della ricerca e la fecondità del dubbio critico) si è accompagnata alla santità della vita personale e familiare. La saggezza della Chiesa cattolica ce lo consegna oggi ali imitazione e alla preghiera.
Mi sembra allora naturale concludere questo breve ricordo con le parole di Toniolo stesso (nell`opera sopra citata), di recente opportunamente ricordate da un suo fine studioso, che le vicende della vita e i fili della Provvidenza hanno portato a essere postillatore della causa di beatificazione, l`arcivescovo Domenico Sorrentino: «Noi credenti sentiamo, nel fondo dell`anima, [...] che chi definitivamente recherà a salvamento la società presente non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi una società di santi»".
Renato Balduzzi
Ministro della Salute