La Commissione europea lancerà “la settimana prossima il Piano per i vaccini contro la Covid-19”, che prevede finanziamenti per le case farmaceutiche, con stabilimenti in Europa, che hanno in pipeline vaccini contro la malattia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2, in cambio di contratti che assicurino la fornitura del vaccino ai cittadini europei “velocemente e nelle quantità necessarie”, una volta che sarà disponibile. Lo ha spiegato, come riporta
l’AdnKronos la commissaria europea alla Salute
Stella Kyriakides, in videoconferenza stampa a Bruxelles dopo essersi riunita con i ministri della Salute dei Paesi membri.
I ministri sono intervenuti per sottolineare l'importanza della strategia e hanno chiesto la piena trasparenza e il coinvolgimento degli Stati membri. In particolare, molte delegazioni hanno sottolineato che era importante garantire la trasparenza in relazione ai negoziati, all'utilizzo dei fondi e alla distribuzione di vaccini sicuri, una volta disponibili.
I ministri hanno insistito sull'importanza di garantire che gli Stati membri fossero adeguatamente e equamente rappresentati in tutte le fasi del processo e che ricevessero regolarmente informazioni dalla Commissione. Le delegazioni hanno inoltre sottolineato che era fondamentale garantire un'equa distribuzione dei vaccini tra gli Stati membri.
“La vera svolta nella pandemia di Covid-19 - ha detto la Kyriakides - sarà avere un vaccino. Questa sarà l'unica vera exit strategy dalla crisi. Un vaccino deve essere accessibile a tutti in Europa, e anche nel mondo. Nessuna regione del mondo è al sicuro, se non siamo tutti al sicuro. E' per questo che la prossima settimana presenteremo una strategia Ue per i vaccini contro la Covid-19”.
“In un periodo in cui il mondo sta facendo passi per avere accesso a un futuro vaccino - ha proseguito - l'Ue deve mostrare un fronte unito, in questo sforzo globale. Il tempo è fondamentale. Siamo in una situazione di emergenza sul fronte della salute pubblica: dobbiamo agire velocemente e dobbiamo investire subito nello sviluppo dei vaccini, per assicurarci che i vaccini vengano prodotti nella quantità necessaria, il più presto possibile. Per questo - ha detto ancora - proponiamo un approccio europeo comune per assicurarsi la fornitura di vaccini per tutti gli Stati membri. Questo eviterà la concorrenza tra i Paesi Ue e offrirà ai produttori un procedimento negoziale semplificato”.
“Lavorare insieme - ha continuato Kyriakides - avrà benefici di scala, con la domanda di 500 milioni di cittadini, oltre alla leva del bilancio Ue. Farlo insieme sarà più rapido, più facile e più conveniente per tutti noi. Per preparare questa strategia, abbiamo discusso per alcune settimane con i produttori e con gli Stati membri e oggi abbiamo sul tavolo un quadro per un'azione congiunta a livello Ue, per ottenere un mandato politico dai ministri”.
“Una parte della proposta (che dovrebbe avere un fondo partenza di oltre 2 mld provenienti dall'Emergency support Instrument (Esi)) - ha proseguito la commissaria - è stilare un accordo di acquisto con i produttori di vaccini, dando agli Stati membri il diritto di acquistare un certo numero di dosi, per un certo prezzo, quando il vaccino diventerà disponibile. Per finanziare questo programma, useremo l'Emergency Support Instrument. Con la nostra strategia lanceremo un bando aperto a tutti gli sviluppatori che hanno strutture produttive in Europa, per avviare colloqui con noi”.
“Lavorando a stretto contatto con gli Stati membri, e sulla base di chiari criteri - ha aggiunto Kyriakides - selezioneremo le società con le quali entrare in negoziato. Sono stata molto chiara con i ministri: lavorare insieme aumenterà le nostre chances di avere un vaccino sicuro ed efficace, nella quantità necessaria e il più presto possibile”.
“Sono lieta - ha commentato - che dal Consiglio abbiamo ottenuto un chiaro mandato politico per procedere con la nostra strategia, per ottenere un vaccino sicuro ed efficace per tutti gli europei e per trovare una soluzione permanente alla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19”.
“Questa iniziativa sarà strettamente coordinata con quella per raccogliere fondi a livello internazionale” per far sì che il vaccino sia un bene pubblico globale, “dove siamo già arrivati a 9,3 miliardi di euro, e che continuerà il 27 giugno con un evento pubblico”, ha concluso.