Il Consiglio dei Ministri odierno, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Francesco Boccia, ha esaminato sei leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnare alcune normative regionali, tra queste due di interesse sanitraio.
La prima è la legge della Regione Abruzzo n. 9 del 06/04/2020, recante “
Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19”, e l'impugnazione è motivata, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, "in quanto alcune norme, omettendo di prevedere la copertura finanziaria, violano l’art. 81, terzo comma, Cost.; altre norme riguardanti gli usi civici violano gli artt. 2, 3 e 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione in materia di ordinamento civile".
La seconda è la legge della Regione Veneto n. 10 del 14/04/2020, recante “
Attivazione da parte dell'Università degli studi di Padova del corso di laurea in medicina e chirurgia presso l’Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana. Disposizioni in materia di finanziamento da parte della Regione del Veneto e ulteriori disposizioni”, in quanto, si legge sempre nel comunicato del Governo, "una norma in materia sanitaria viola la competenza riservata al legislatore statale in materia di determinazione dei livelli essenziali di assistenza, ponendosi in contrasto altresì con il principio di copertura finanziaria e con i principi fondamentali in materia di tutela della salute e in materia coordinamento della finanza pubblica, in violazione degli artt. 81, 117 secondo comma, lett. m), e terzo comma, della Costituzione".