“L’emergenza del Covid-19 ha reso oggi ancora più lampante e drammatica la questione delle borse di specialità perché ci siamo accorti che il grosso problema del nostro Paese non è tanto la carenza di medici, quanto la carenza di medici specialisti anche in funzione dei nuovi fabbisogni correlati alla pandemia, con necessità diverse rispetto al pre Covid. La questione dei contratti di formazione specialistica dei medici ha da sempre caratterizzato, anche in maniera aspra, il dibattito tra politica e mondo della sanità. Ma oggi assume contorni diversi, con prese di posizione non più procrastinabili. Per fare chiarezza in maniera definitiva su questo annoso problema abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri Speranza e Manfredi per capire quale sia il reale fabbisogno italiano in termini di contratti di specialità e come intendano garantire una pronta operatività dell’Osservatorio e di Agenas”.
Lo dicono le senatrici del Pd
Paola Boldrini e
Vanna Iori, rispettivamente capigruppo del Pd nelle commissioni Sanità e Istruzione, Università e Ricerca.
“In questi anni – proseguono le senatrici dem - sono state stanziate risorse per far fronte a questa esigenza, ma mai in maniera esaustiva. L’ultima legge di bilancio ha previsto un aumento considerevole di borse di specializzazione, anche se non sufficiente per abbattere l’imbuto formativo, e ha stanziato fondi per l’istituzione di una tecnostruttura che supporti le attività dell'Osservatorio nazionale e degli Osservatori regionali per la formazione specialistica, nonché risorse da destinare ad Agenas per la definizione del fabbisogno di medici e professionisti sanitari. C’è solo un problema: l’Osservatorio è scaduto più di un anno fa e non è ancora stato rinnovato e Agenas, con il cosiddetto decreto ‘liquidità’, è stata commissariata. È evidente che in queste condizioni, se mancano alcuni presupposti basilari, diventa difficile analizzare il bisogno di salute dei cittadini. Proprio per evitare di nuovo l’emergenza e per irrobustire il Ssn con l’innesto di nuove risorse specializzate chiediamo ai ministri di fare chiarezza sui reali fabbisogni di risorse”.