Metteremo alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino efficiente ed efficace. Senza, abbiamo un solo antidoto: noi stessi e i nostri comportamenti. Rivolgo un appello ancora più accorato del solito ai nostri cittadini: a Pasqua e Pasquetta, non fate sciocchezze, continuate e, se possibile, rafforzate il convincimento di seguire le previsioni che vi abbiamo dato. Non uscite".
Il commissario straordinario per l'emergenza
Domenico Arcuri, nella conferenza stampa dedicata alle iniziative e allo stato degli approvvigionamenti dei dispositivi medici e di protezione individuale, si appella così al senso di responsabilità degli italiani.
"Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi dell'uscita dalla cosiddetta fase 1, col rischio che il contagio si ripresenti con la forza e la massa che finora siamo riusciti a contenere con danni forse ancora maggiori - ha spiegato -. E la successiva fase 2 sarà molto complessa, dovrà accompagnare una graduale e progressiva uscita del nostro sistema Paese da questa tragedia".
"Ci dovrà essere un ulteriore rafforzamento del nostro sistema sanitario, dovremo contribuire a realizzare un certo numero di Covid Hospital. Continueremo poi a realizzare nuovi posti letto in terapia intensiva e sub intensiva. Erano 6525 i posti letti nei reparti di malattie infettive prima dell'emergenza, ora sono 35903, un incremento di sei volte. Erano invece 5179 i posti letto in terapia intensiva, ora sono 9447, con un incremento dell'82%. E ancora, sono 31 milioni e 215 mila le mascherine ad oggi distribuite".
"Nella fase 2 avremo bisogno di alcune decine di milioni di dispositivi di protezione individuale, cerchereno di produrli in Italia. Le produzioni di Dpi serviranno per un tempo più lungo rispetto a quello dell'emergenza. Stiamo anche ragionando sul prezzo giusto delle mascherine e, come accade spesso durante i conflitti, se questo prezzo non debba essere predeterminato", ha aggiunto il commissario.
"È giusto - ha aggiunto - che anche lo Stato svolga un ruolo più proattivo per far sì che i cittadini si possano dotare delle mascherine in modo agevole, ai prezzi più bassi possibili e con delle azioni più semplici. Stiamo acquisendo le strumentazioni necessarie, stiamo curando gli aspetti logistici e perché no, magari per un tempo non infinito ma pari a quello della durata massiccia di questo virus, anche lo Stato con una collaborazione con gli imprenditori privati potrà mettersi a produrre questa 'munizione' tanto utile in questa 'guerra'".
Infine, sempre ragionando sulla prossima fase 2, Arcuri ha sottolineato: "La fase 2 sarà molto articolata, con una batteria ulteriore di strumenti. Avremo una app sui contagi. E gli italiani che lo vorranno potranno essere tracciati nelle loro relazioni. Faremo una campagna obbligatoria per i test sierologici in modo da avere contezza della reale diffusione del virus".