“In una situazione come questa di emergenza sanitaria e di criticità per l'intero Paese, dove tutto il Sistema è messo a dura prova, riteniamo fondamentale che il Governo si adoperi per risolvere la criticità esistente cogliendo, così, il duplice obiettivo di contribuire ad affrontare al meglio l'emergenza contingente e creare le condizioni per mantenere competitivo un settore di altissima eccellenza del nostro Paese da qui al prossimo futuro (quando con molta probabilità ne avremo ancora più bisogno)”. Lo si legge in una lettera della presidente della Fondazione The Bridge,
Rosaria Iardino, indirizzata al ministro della Salute,
Roberto Speranza, "per portare alla Sua attenzione, con ancora più urgenza, l'importante questione del conflitto di interesse nell'ambito delle sperimentazioni cliniche, di cui abbiamo già avuto modo di parlare nel nostro incontro dello scorso 18 novembre”.
Il riferimento è alla misura contenuta nel Dlgs 52/19 per il quale il ricercatore deve dichiarare preventivamente “l’assenza di rapporti di dipendenza, consulenza o collaborazione, a qualsiasi titolo, con il promotore” dello studio clinico.
"Tra i clinici attualmente in prima linea nella ricerca di una valida terapia,
Paolo Ascierto, presidente della Fondazione melanoma e direttore dell'Unità di oncologia-melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell'Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, ha dato il via all'utilizzo del farmaco anti-artrite reumatoide Tocilizumab (Roche) per il trattamento della polmonite interstiziale da Covid-19, dimostrando che il trattamento ha efficacia. Allo stesso modo, l’impiego compassionevole del farmaco antivirale Remdesivir (Gilead) da parte dell’Ospedale Sacco di Milano e avviato dal Primario di Infettivologia
Massimo Galli, potrebbe dare speranza nell’identificare una terapia per il virus”, continua Rosaria Iardino che aggiunge: “Tuttavia, a causa dell’attuale formulazione del comma 4 dell’art. 6 D.lgs 52/2019, tali sperimentazioni proposte dai migliori professionisti sul campo e le strutture sanitarie di eccellenza rischiavano di non trovare approvazione per il loro sviluppo, pur in una fase così drammatica; per fortuna l’avvio delle sperimentazioni è stato comunque reso celermente possibile dall'intervento di AIFA e dei Comitati Etici coinvolti.”
“Questo è il motivo per il quale ci permettiamo di ricondividere con Lei la nostra proposta di modifica della norma attualmente in vigore, con l'auspicio che possa essere presa in considerazione già nei prossimi provvedimenti che il Governo si accinge ad approvare, finalizzati a fronteggiare da una parte l’emergenza sanitaria e dall’altra le sue ricadute economiche su imprese e cittadini. Siamo certi di trovare il Suo prezioso supporto su un tema che riteniamo fondamentale per il Sistema Paese e sul quale rimaniamo fiduciosi ci possano essere importanti sviluppi. Ringraziandola dell’attenzione, restiamo a Sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità. L'occasione è gradita per porgere i migliori saluti”, conclude.