Nessuno sconto alle Regioni a statuto ordinario. I tagli resteranno quelli stabiliti nel decreto della manovra (4 miliardi nel 2011 e 4,5 nel 2012), ma a deciderne “criteri e modalità” sarà la Conferenza Stato-Regioni “secondo princìpi che tengano conto della adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto del patto di stabilità interno e della minore incidenza percentuale della spesa per il personale rispetto alla spesa corrente complessiva”. In pratica, alle Regioni "virtuose" sarà richiesto un sacrificio minore.
È quanto propone un emendamento presentato dal relatore alla Finanziaria e presidente Pdl della commissione Bilancio, Antonio Azzolini, che alleghiamo a fondo pagina.
30 giugno 2010
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