Sono in corso in questi minuti, in Aula alla Camera, le dichiarazioni di voto finali sul decreto Semplificazioni, che sarà seguito dal voto finale sul testo. Il voto segue a una giornata di intensi lavori sul decreto nel corso del quale il Governo è stato battuto tre volte su tre ordini del giorno.
Il secondo, in particolare, presentato dal deputato della Lega, Marco Rondini, e approvato dall’Aula con 499 sì, 5 no e 7 astenuti, impegna il governo a “considerare la necessità di integrare le detrazioni ora previste dalla vigente normativa sull'IMU per la prima abitazione prevedendo, per gli anni 2012 e 2013 e con risorse a valere sul gettito spettante allo Stato, la riduzione del 50%, e fino alla completa concorrenza, dell'imposta municipale sulla prima abitazione per ciascun figlio disabile grave non autosufficiente”. .
Ecco il testo integrale dell’Odg.
La Camera,
premesso che:
il Governo all'interno del decreto-legge n. 201 del 2011, recante «disposizioni urgenti disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» tra le diverse misure finalizzate, ha anche previsto la reintroduzione dell'imposta immobiliare sulla prima casa (ex ICI) congiuntamente alla rivalutazione delle rendite catastali, alla cui rivalutazione viene altresì applicato un moltiplicatore;
la riforma federalista intrapresa con la legge delega n. 42 del 2009 aveva previsto, a partire dal 2014, l'introduzione dell'IMU escludendo tuttavia dalla sua applicazione gli edifici a prima abitazione e finalizzata, nel suo impianto strategico legislativo, a concedere maggiore autonomia fiscale agli enti locali così da permettere agli stessi di poter giungere ad una piena realizzazione del federalismo fiscale;
il tributo dell'IMU sarà ovviamente maggiormente oneroso per quelle famiglie dove vivono persone non autosufficienti, ovvero per quelle famiglie che sostengono spese più rilevanti legate alla cura e ai maggiori spazi necessari per la salute dei propri famigliari, rispetto a famiglie dove completamente autonome;
le detrazioni ora previste sulla prima abitazione, di duecento euro, a favore di tutte le famiglie, e di 50 euro per ciascun figlio, fino ad un massimo di otto figli, che risulti appartenente al nucleo famigliare e con una età inferiore ai 26 anni, per un comporto complessivo di 600 euro, a valere sulle risorse spettanti al Comune, non siano congrue né sufficienti per poter diminuire in modo fattivo gli oneri derivanti dall'applicazione del tributo IMU sulle famiglie che hanno a carico figli o parenti non autosufficienti,
impegna il Governo
a considerare la necessità di integrare le detrazioni ora previste dalla vigente normativa sull'IMU per la prima abitazione prevedendo, per gli anni 2012 e 2013 e con risorse a valere sul gettito spettante allo Stato, la riduzione del 50%, e fino alla completa concorrenza, dell'imposta municipale sulla prima abitazione per ciascun figlio disabile grave non autosufficiente, così come individuato ai sensi della legge n. 104 del 1992.
9/4940/30. Rondini.