EllaOne o pillola dei 5 giorni dopo è un farmaco sicuro che, come certificato da Ema, non presenta alcun rischio che possa comportare un danno diretto o indiretto. Con efficacia e sicurezza costantemente monitorata da Aifa ed Ema. Un farmaco che non interrompe una gravidanza già esistente, ma semplicemente impedisce l’instaurarsi di una gravidanza prevenendo o posticipando l’ovulazione, quindi non abortivo.
Parte da queste premesse l’interrogazione di
Elena Carnevali, deputato del Pd e membro della XII Commissione Affari Sociali alla Camera, in cui si chiede al ministro della Salute
Roberto Speranza, se non ritenga necessario supportare iniziative per favorire la diffusione di informazioni sui metodi di contraccezione di emergenza. Questo, attraverso materiali informativi che possano dare una maggiore diffusione ad un’informazione preventiva, puntuale e corretta, finalizzata ad un accesso tempestivo e consapevole per tutte le donne, a prescindere dalla loro età, alla contraccezione di emergenza.
Un’informazione che deve essere accessibile soprattutto
alle minorenni per un tempestivo ricorso al farmaco, anche attraverso l’utilizzo e l’ausilio di strumenti appropriati alla loro età, considerando che il Consiglio superiore di sanità ha dichiarato che “una corretta e completa informazione su ellaOne® è tanto più rilevante per quelle fasce di età (adolescenza), in cui i primi rapporti sessuali possono, appunto, prefigurarsi occasionali”
Il farmaco, lo ricordiamo, può essere acquistato dalle donne in farmacia e senza necessità di presentare la ricetta medica già dal 2015. Solo alle under 18 questa possibilità è stata preclusa, e così le giovanissime devono ancora ricorrere al medico per accedere alla pillola del giorno dopo.
Di seguito il Testo integrale dell’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera su EllaOne.
CARNEVALI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
ellaOne® o pillola dei 5 giorni dopo è un contraccettivo di emergenza autorizzato alla commercializzazione con procedura centralizzata;
la CHMP, ha ritenuto che ellaOne® non presenta un rischio che possa comportare un danno diretto o indiretto (Assessment Report EMA/73099/215) sulla base degli studi approfonditi effettuati ai tempi dell’autorizzazione in commercio;
con determina in data 21 aprile 2015, l’Aifa, stabiliva un duplice regime di dispensazione del farmaco: con prescrizione medica per le minorenni, senza prescrizione medica per le maggiorenni, ma non per ragioni associate alla sicurezza del farmaco;
dal 2015 ad oggi, l’efficacia e la sicurezza di ellaOne® è puntualmente e quotidianamente monitorata attraverso la Rete nazionale di farmacovigilanza presso l’Aifa (Rnf) e il «Registro delle Gravidanze», così come attraverso il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) (Prac);
dal 2015 ad oggi, non sono stati rilevati nuovi problemi di sicurezza e la valutazione del rapporto rischi/benefici rimane favorevole;
proprio con riferimento alla sicurezza di ellaOne®, con «Raccomandazioni del PRAC sulle nuove misure di minimizzazione del rischio di rari ma gravi danni epatici con l’uso di Esmya® per i fibromi» del 18 maggio 2018, EMA ha chiarito che «l’ulipristal acetato è anche il principio attivo di un altro medicinale autorizzato per la contraccezione d’emergenza, in dose singola, di nome ellaOne®.
Con ellaOne® non sono stati segnalati casi di grave danno epatico e al momento non vi sono problemi nell’uso di questo medicinale». Quanto precede è stato ulteriormente confermato con parere del 26 luglio 2018 da Ema;
per quanto riguarda il meccanismo di azione di ellaOne® ed i presunti effetti abortivi e anti-annidatori della stessa occorre fare chiarezza: come evidenziato negli studi clinici disponibili analizzati da EMA/CHMP/PRAC (risalenti al periodo 2009 al 2018), ellaOne® non interrompe una gravidanza già esistente, ma semplicemente impedisce l’instaurarsi di una gravidanza prevenendo o posticipando l’ovulazione;
già gli Studi Berger 2016, Li 2017, Li 2016 e Levy 2014 confermarono l’azione contraccettiva (e non abortiva) di ellaOne® e non hanno provato effetti anti-annidatori di ellaOne® pertanto il Prac nel 2018 ha concluso affermando che: «non sono state identificate nuove informazioni sulla sicurezza in questi studi sull’effetto clinico endometriale di UPA»;
il Consiglio superiore di sanità in data 13 marzo 2018 ha dichiarato che «una corretta e completa informazione su ellaOne® è tanto più rilevante per quelle fasce di età (adolescenza), in cui i primi rapporti sessuali possono, appunto, prefigurarsi occasionali»;
tale accesso alle informazioni deve essere garantito anche alle minorenni per un tempestivo ricorso al farmaco e ciò anche attraverso l’utilizzo e l’ausilio di strumenti appropriati alla loro età -:
- se non ritenga necessario fare chiarezza sulla sicurezza dei contraccettivi di emergenza attualmente in commercio, regolarmente approvati da Ema e costantemente monitorati dagli enti preposti;
- se non ritenga necessario supportare iniziative volte a favorire la diffusione di informazioni sui metodi di contraccezione di emergenza a mezzo della diffusione di materiali informativi che possano rispondere in primis all’esigenza di maggiore diffusione di preventiva, puntuale e corretta informazione, finalizzata ad un accesso tempestivo e consapevole per tutte le donne, a prescindere dalla loro età, alla contraccezione di emergenza.