Una soglia minima del rapporto spesa sanitaria/Pil e fissazione di un incremento percentuale annuo anche in funzione “anticiclica” per garantire comunque “le esigenze di pianificazione e organizzazione degli interventi necessari in sanità nel rispetto dei princìpi di equità, solidarietà e universalismo che da 40 anni caratterizzano il servizio sanitario nazionale”.
Lo chiedono in una mozione presentata alla Camera Movimento Cinque Stelle e Lega prendendo spunto dai risultati dell’ultimo rapporto Gimbe sulla sanità e in particolare dopo l’inserimento nella bozza di Patto per la Salute della clausola di salvaguardia che aggancia gli aumenti del fondo sanitario stabiliti nella legge di Bilancio 2019 al quadro di equilibrio della finanza pubblica.
Per i parlamentari, prima firmataria è la presidente della Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice (M5S), “la sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale non può e non dovrebbe passare attraverso una compressione del diritto alla salute e la riduzione di risorse economiche e umane necessarie per l'affermazione di tale diritto e la certezza delle risorse è condizione ineludibile per attuare una seria programmazione degli interventi in sanità”.
Da qui la richiesta della mozione al Governo affinché si impegni:
1) ad adottare iniziative per salvaguardare il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso un adeguato finanziamento del fondo sanitario nazionale, assicurando altresì la certezza delle risorse ad esso destinate, nonché ad intraprendere iniziative volte a un recupero di risorse economiche adeguate;
2) a valutare la necessità di adottare le opportune iniziative affinché, da un lato, sia definita una soglia minima del rapporto spesa sanitaria/prodotto interno lordo, dall'altro sia fissato un incremento percentuale annuo in termini assoluti del fabbisogno sanitario nazionale, anche in funzione anticiclica in caso di riduzione del prodotto interno lordo, al fine di garantire le esigenze di pianificazione e organizzazione degli interventi necessari in sanità nel rispetto dei princìpi di equità, solidarietà e universalismo che da 40 anni caratterizzano il servizio sanitario nazionale.