Il Ministro della Salute Renato Balduzzi ha diffuso una nota con la quale "ringrazia i Carabinieri del Nas per la preziosa opera di contrasto all’illegalità nel Servizio Sanitario Nazionale".
“I Carabinieri - sottolinea - hanno fatto la loro parte. La buona politica e la buona amministrazione devono fare la propria. Le regole ci sono, ma il sistema di controlli può ancora migliorare. Per questo occorre impegno maggiore della buona politica e della buona amministrazione, perché chi ruba al Sistema Sanitario Nazionale sottrae non solo risorse, ma diritti a tutti i cittadini e in particolare a chi è più debole e bisognoso di cure appropriate”.
Ecco di seguito i risultati dell’attività dei Carabinieri per la tutela della salute, al comando del Gen. Cosimo Piccinno, come riportati dal ministero:
- 31 milioni di euro sottratti al Servizio Sanitario Nazionale. E’ la cifra del danno all’erario constato dal Carabinieri del N.A.S. nel 2011.
- I Carabinieri hanno avviato una serie di controlli per contrastare l’indebita lievitazione della spesa sanitaria.
- 300 persone sono state denunciate all’Autorità giudiziaria ordinaria e alla Magistratura contabile.
- Le irregolarità più frequenti sono: false diagnosi che comportano oneri maggiori; peculato e falso in referti di analisi; corruzione e truffa; prescrizioni fittizie o iperprescrizioni di farmaci ad alto costo; gare di appalto artefatte; assenteismo.
- Altre irregolarità hanno riguardato l’esercizio abusivo della professione medica, la tenuta non corretta del registro degli stupefacenti, l’utilizzo di reagenti scaduti e il riutilizzo di dispositivi monouso.
- Sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, in stato di libertà, 356 medici: 337 per illeciti commessi in regime di intramoenia e 19 per attività extramoenia. In particolare per aver preso denaro da visite effettuate per conto dell’azienda ospedaliera; per aver indotto pazienti a sottoporsi a cure a pagamento in studi privati.
Sulla base delle indagini dei Carabinieri - informa infine il ministero della Salute - diverse Procure ordinarie e contabili hanno predisposto il sequestro di beni per 10 milioni di euro: abitazioni, auto, quote societarie, conti correnti e attrezzature mediche.