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QS Edizioni - martedì 26 novembre 2024

Governo e Parlamento

Dl Calabria. Gallera (Lombardia): “Notizie allarmanti su nuove assunzioni: norme sul tetto spesa valide solo dal 2020”. Ma Grillo rassicura: “Assunzioni dal 2019”

immagine 19 giugno - “Se l’aumento del tetto di spesa per l’arruolamento del personale negli ospedali, pari al 5% sull’incremento del fondo sanitario, scatterà solo dal 2020, il Ssr subirà un contraccolpo non indifferente. Auspichiamo che il Governo consenta di evitare rischio collasso”. La Lombardia conferma il pareggio di Bilancio in sanità e i "conti in perfetto equilibrio". Nella nota di commento all'approvazione del decreto, Grillo risponde indirettamente all'assessore dando rassicurazioni sullo sblocco delle assunzioni.
“Senza nuove assunzioni, il sistema sanitario pubblico rischia il collasso, a scapito dei cittadini e degli operatori”. Lo afferma l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione alle molteplici criticità sul personale che stanno interessando la sanità nelle Regioni.
 
“A fronte di un lavoro importante – aggiunge Gallera – che le Regioni stanno conducendo, con grande senso di responsabilità, insieme al Governo per l’elaborazione di un Patto per la Salute innovativo, da Roma arrivano notizie allarmanti che stravolgono quanto emerso in precedenza: sembra infatti, dall’ultima interpretazione delle norme contenute nel cosiddetto “Decreto Calabria”, che l’aumento del tetto di spesa per l’arruolamento del personale negli ospedali, pari al 5 per cento sull’incremento del fondo sanitario, possa scattare solo dal 2020. Se fosse confermata questa impostazione, il sistema sanitario regionale subirebbe un contraccolpo non indifferente. Auspichiamo quindi che l’interpretazione sia quella che ci consenta di assumere il personale di cui il nostro sistema necessita”.
 
“Senza medici, infermieri e operatori in numero sufficiente – spiega l’Assessore Gallera – i reparti ed i Pronto Soccorso si svuotano, i turni non si coprono, le liste d’attesa si allungano. È inutile predisporre piani nazionali sulle liste d’attesa, come ostenta il Ministro della salute Grillo, se poi si interrompe il flusso d’ossigeno per l’arruolamento di coloro che possono effettivamente ridurle: medici, infermieri, tecnici, operatori. La Lombardia, per il 2019, può contare su un aumento del Fondo socio sanitario pari a circa 240 milioni di euro. Ma se la casella dell’incremento di spesa per il personale registra uno “zero”, riusciremo a malapena a garantire il turn over. Con evidenti e spiacevoli disagi per i cittadini/pazienti, spesso costretti a code e attese, tensioni e riardi, perché i medici e gli infermieri in servizio stanno compiendo i salti mortali per garantire comunque servizi di qualità”.
 
“La Lombardia conferma per il 17esimo anno consecutivo il pareggio di Bilancio in sanità – conclude Gallera – e i conti in perfetto equilibrio. Nonostante questo, ci troviamo, insieme a molte altre Regioni, ad elemosinare non risorse aggiuntive, ma un accenno di flessibilità su quelle esistenti”.
 
In giornata è poi arrivata la risposta del ministro della Salute Giulia Grillo che, commentando l'approvazione del decreto da parte del Senato, ha datto rassicurazioni sullo sblocco delle assunzioni già dal 2019.
19 giugno 2019
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