Dopo la sconfitta alle elezioni europee e in vista di un ipotetico rimpasto di governo,
Luigi Di Maio ha dato il via ad una serie di audizioni da parte dei gruppi parlamentari pentastellati per valutare l’operato dei 5 stelle al governo. Nella riunione dei gruppi M5S di Camera e Senato i primi a finire sotto i riflettori sono stati i sottosegretari. Quella che qualcuno ha definito la 'graticola' è stata così strutturata: venti minuti di intervento illustativo da parte del sottosegretario interessato per illustrare il suo operato in quest'ultimo anno, e successivamente altri venti minuti di dibattito.
Successivamente, Di Maio ed i suoi si sarebbero ritirati in una stanza per fare il punto. Secondo quanto si apprende, uno dei sottosegretari che potrebbe non superarre l'esame è quello alal Salute,
Armando Bartolazzi. Non sono ancora chiare le motivazioni. Ma, a quanto risulta da primi riscontri, gli sarebbe stata contestata una cattiva gestione del Decreto Calabria, ed in particolare una impreparazione sulle nomine dei commissari stroardinari delle Asp.
Ricordiamo, infatti, che il testo è rimasto fermo per due giorni in Aula alla Camera, a causa delle forti polemiche da parte dell'opposizione per l'indicazione di
Gianluigi Scaffidi, presunto collaboratore di
Dalila Nesci (M5S), come commissario dell’Asp di Vibo Valentia, lo stesso collegio elettorale della deputata pentastellata. Vicenda che ha richiesto un intervento di
chiarimento in Aula dello stesso Ministro Grillo e che, successivamente, ha portato alle
dimissioni di Nesci dal suo ruolo di relatrice del decreto.
A prendere il suo posto potrebbe essere l'attuale capogruppo del M5S in Commissione Sanità al Senato,
Maria Domenica Castellone. Il Ministero della Salute da noi contattato ci ha detto però di non essere al corrente di tali ipotesi.
A restare sempre in bilico è poi lo stesso ministro della Salute, Giulia Grillo. Una ulteriore conferma, seppur indiretta, potrebbe venire dall'ufficializzazione dell'allontanamento di Bartolazzi. Tra le sue 'colpe' sembrerebbe infatti esserci quella di esser visto come una personalità vicina a Grillo. In caso di un possibile rimpasto, se il ministero della Salute dovesse rimanere in mano al Movimento 5 Stelle, per sostituire Grillo
si fa ormai da tempo il nome del presidente della Commissione Sanità,
Pierpaolo Sileri, persona vicina a Castellone. I due, dalla Commissione Sanità, potrebbero così a breve ritrovarsi entrambi al Ministero della Salute.
Un'ipotesi, questa, sulla quale è intervenuta oggi lo stesso ministro della Salute a margine della presentazione dei dati del sistema trasfusionale: "Sarebbe grave se fosse lo stesso Movimento 5 Stelle a voler sostituire il ministro della Salute. Sto cercando di capire se è vero o no. Potrebbero essere dei retroscena non confermati. Mi auguro di no perché altrimenti sarebbe abbastanza grave".
Giovanni Rodriquez