Ennesima rottura tra Governo e Regioni sul nuovo Patto per la Salute. E i nodi sono sempre gli stessi: certezza delle risorse e norme sui commissariamenti. Casus belli, la nuova bozza di Patto inviata dal Ministero della Salute alle Regioni dove alla voce finanziamenti è stata introdotta la clausola (già presente nel precedente Patto, ndr.) che evidenzia come le risorse definite nell’ultima manovra (2 mld in più per il 2020 e 1,5 mld per il 2021) sono confermate “salvo eventuali modifiche – si legge nella bozza - che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e variazioni del quadro macroeconomico”.
Il che tradotto, visto i conti dello Stato su cui pende anche la decisione della Ue di aprire una procedura d’infrazione, vuol dire che i finanziamenti promessi per i prossimi anni sono fortemente a rischio. Insomma, si temono nuovi tagli.
Un fatto che ha mandato su tutte le furie le Regioni, sia a guida centrosinistra che a guida centrodestra e che molto probabilmente chiederanno un nuovo confronto politico con Mef e Salute.
“Nella bozza di testo del nuovo Patto della Salute inviata dal Ministero della Salute non vi è certezza del livello di finanziamento, anzi contrariamente a quanto richiesto dalle Regioni, si subordina il finanziamento del prossimo anno alla variazione del quadro macroeconomico. Ovvero, si sta preparando il taglio di 2 miliardi al fondo sanitario nazionale”, dichiara esplicitamente l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio,
Alessio D’Amato a margine della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni di oggi.
“Un colpo mortale alla sanità ed al diritto alla salute – ha precisato. Le Regioni nel documento di avvio del Patto hanno sempre sostenuto l’esigenza di avere un quadro certo dei finanziamenti senza condizionamenti. Il testo proposto dal Ministero apre la strada al taglio del Fondo sanitario nazionale. È necessario che il Governo chiarisca”.
Altro nodo quello dei commissariamenti, nella bozza infatti non vi sarebbe l’indicazione per la modifica delle attuali norme come richiesto dalle Regioni. "Anzi - affermano fonti da via Parigi - si peggiorano le cose".
Sulla questione interviene anche il segretario del Pd,
Nicola Zingaretti: “Non vi azzardate a tagliare sulla sanità. Faremo le barricate per tutelare la salute”
Pronta la replica del Ministro della Salute
Giulia Grillo che rassicura su twitter rispondendo al segretario del Pd: “Tagli alla sanità? Dovranno passare sul mio corpo. Il Pd ci ricorda che i loro tagli alla sanità hanno messo a rischio la tenuta del SSN. Questo noi non lo faremo”.
Luciano Fassari