Dopo essere stato anticipato di sei mesi con l'approvazione di due emendamenti in commissioni riunite Bilancio e Affari Costituzionali, la scadenza dell’intramoenia allargata potrebbe cambiare ancora. Nel parere favorevole, ma con osservazioni, al decreto Milleproroghe espresso ieri, la commissione Igiene e Sanità del Senato ha infatti affermato di ritiene “necessario valutare l'appropriatezza del termine” del 30 giugno 2012 “entro il quale le regioni e le province autonome adottano idonee iniziative per assicurare gli interventi di ristrutturazione edilizia, presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, le aziende ospedaliere universitarie, i policlinici universitari a gestione diretta e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di diritto pubblico, necessari ai fini dell'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria”. E affinché siano trovate “soluzioni definitive coerenti all'organizzazione del nostro sistema sanitario”, in “accordo con il Parlamento”, la commissione chiede al Governo di “fornire un aggiornamento del quadro attuativo Regione per Regione, con riferimento in particolare alle criticità riscontrate nell'applicazione della legge”.
Osservazioni anche sulla proroga dell'incarico di commissario straordinario della Croce rossa italiana che, per la commissione, deve essere “la più breve possibile, ritenendo ormai impellente la necessità del passaggio alla gestione ordinaria”. La commissione “sollecita quindi il Governo a emanare conseguentemente il provvedimento di riordino in tempi rapidi, coerentemente con le indicazioni contenute nelle conclusioni dell'indagine conoscitiva condotta sul tema dalla Commissione Igiene e sanità del Senato”.
Infine, per la commissione, “alla luce del recepimento della nuova normativa comunitaria contenuta nella direttiva 2011/62/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2011 in materia di circolazione di sostanze attive impiegate per la produzioni di medicinali, si ritiene preferibile fissare il termine di applicazione della nuova normativa al 2 luglio 2013, anziché al 3 luglio 2013. Nel frattempo – conclude la commissione nel parere - si sollecita però l'applicazione dei decreti attuativi, relativi alla legge n. 219 del 2005, in materia di produzione e libera circolazione di farmaci emoderivati”.