L’Italia in prima linea per lo sviluppo dei trapianti d’organo in Serbia: l’impegno, assunto con un Memorandum d’intesa fra i due Stati sottoscritto nel giugno scorso a Roma, si è concretizzato con un meeting scientifico che si è tenuto all’Università di Belgrado. All’incontro hanno partecipato le delegazioni dei Ministeri della Salute dei due Paesi, l’Ambasciatore italiano in Serbia Armando Varricchio, il Direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa e i rappresentanti dei Centri trapianto di rene e fegato della Repubblica serba.
“Le due delegazioni – spiega una nota del ministero della Salute Italiano - hanno concordato un’agenda di lavoro comune che consenta lo sviluppo di una struttura nazionale serba di coordinamento dei trapianti attiva 24 ore su 24, oggi assente, e la focalizzazione della situazione serba nei settori del banking, del trapianto di cornee e dei trapianti di cellule staminali emopoietiche”.
L’Italia ha dato inoltre la propria disponibilità a ospitare e condurre periodi di formazione per il personale serbo dedicato all’organizzazione ed alla gestione della rete trapiantologica, mentre verrà avviato fin da subito in Serbia lo sviluppo di programmi di formazione dedicati alla donazione, condotti da esperti italiani e serbi e destinati ai rianimatori.
La nota del ministero riporta infine le parole del ministro della Salute della Repubblica Serba Zoran Stankovi che, intervenendo al meeting, ha ringraziato attraverso la delegazione italiana il Ministro Renato Balduzzi "per il supporto fornito dal Governo italiano tramite il Centro nazionale trapianti, che consentirà di introdurre in Serbia gli standard previsti dalle direttive europee in campo trapiantologico”.