“Alla luce delle notizie diffuse dall'Aifa, senza allarmismi ritengo doveroso sollecitare una piena e definitiva liberalizzazione nel settore degli emoderivati. Per questo, insieme al presidente della commissione Igiene e Sanità Antonio Tommassini, ho sottoscritto un emendamento al decreto sulle liberalizzazioni". È quanto ha dichiarato Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Ssn, dopo la
decisione dell'Aifa che aveva disposto, per motivi “esclusivamente precauzionali”, il divieto di utilizzo di alcuni lotti di emoderivati in cui sono confluite le donazioni di un donatore parmigiano con sospetta Encefalopatia Spongiforme bovina (malattia di Creutzfeldt-Jakob).
“La Commissione che presiedo – ha dichiarato Marino – si è interessata del problema per oltre un anno: ho partecipato a diverse riunioni a cui prese parte anche il presidente Tommassini e alcuni imprenditori interessati a competere con la Kedrion nella produzione di emoderivati. E' un bene che la Conferenza Stato - Regioni abbia dato parere favorevole ai decreti attuativi, ma ora serve una iniziativa del Parlamento ed un decreto del ministero della Salute. Non è affatto una questione tecnica o puramente legata a ragioni di natura economica, poiché un monopolio in un settore così delicato può avere conseguenze dirette sulla salute dei cittadini”.