Il regionalismo differenziato “non penalizza il Sud. L’obiettivo è quello di migliorare i servizi al cittadino”. È quanto afferma oggi il Ministro della Salute,
Giulia Grillo in un’intervista al
Mattino in cui torna a parlare del progetto autonomista dopo che in settimana ha avuto anche un incontro con il Ministro per gli Affari regionali
Erika Stefani.
“Prendiamo la sanità – sottolinea Grillo - : abbiamo due livelli di valutazione, uno che riguarda le funzioni, l’altro lo spirito solidaristico tra Regioni richiamato dal Patto per la Salute. Sulle funzioni è assolutamente necessario superare quelle rigidità e quegli ostacoli che impediscono talvolta di assicurare servizi efficienti ai cittadini. È chiaro che non lasceremo indietro nessuno e se ci sarà bisogno di sostenere qualche Regione con risorse aggiuntive lo faremo”.
Il Ministro ha poi parlato anche dei medici (che sono stati convocati lunedì pomeriggio con l’obiettivo di far revocare lo sciopero del 25 gennaio).
“Conosco i motivi di queste preoccupazioni – ha precisato -. Intanto stiamo procedendo a una riforma complessiva della classe medica e cercheremo di farlo con un’adeguata programmazione, a cominciare dalle norme previste dal Dl Semplificazioni che favorisce l’assunzione di nuovo personale e interviene in maniera positiva nei percorsi di specializzazione e formazione. Inoltre, le nuove disposizioni prevedono che il medico, ancora in fase funzionalmente produttiva, che scegliesse di andare in pensione dal pubblico non potrà poi lavorare in strutture private. È chiaro che monitoreremo con costante attenzione il fenomeno ma il mantenimento dei servizi nella sanità pubblica non è e non sarà mai in discussione”.
Infine una battuta sui commissariamenti dove nonostante
le richieste delle Regioni il Ministro Grillo sembra voler procedere a testa bassa. “La strada – ha detto - è quella di nominare nuovi commissari: sono in corso valutazioni e prenderemo una decisione che riguarderà Campania e Lazio”.