Oggi la manovra approda in terza lettura all'Assemblea di Montecitorio per l'esame finale. Ieri sera la commissione Bilancio ha approvato, con i voti della maggioranza M5s-Lega, il mandato al relatore. Intanto, nel nuovo dossier del Servizio di Bilancio di Camera e Senato, elaborato sulla base del testo approvato dal Senato, si sollevano diversi dubbi sulle nuove misure apportate al testo. Tra questi, alcuni riguardano temi di carattere sanitario.
Assunzioni personale Ministero della Salute (commi da 355 a 359)
In merito ai profili di quantificazione si osserva che non sono esplicitati i criteri adottati per la determinazione della spesa da sostenere per lo svolgimento delle procedure concorsuali.
Norme in materia di dirigenza sanitaria (commi 375 e 376)
In merito ai profili di quantificazione, vengono richiesti chiarimenti circa gli effetti finanziari ascritti alle norme in esame. In proposito, si rileva che dal tenore letterale delle disposizioni sembrerebbe che "le risorse per la contrattazione collettiva per il triennio 2016-2018 derivino da una specifica finalizzazione del Fondo da ripartire per l’attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, iscritto presso il Ministero dell’economia e delle finanze, senza quindi determinare nuovi oneri. Tuttavia, il prospetto riepilogativo espone una maggiore spesa corrente per 3,9 milioni di euro a decorrere dal 2019 su tutti e tre i saldi e maggiori entrate per tributi e contributi per 1,9 milioni di euro a decorrere dal 2019 sui saldi di fabbisogno e indebitamento".
Fondo ‘Dopo di noi’ (comma 455)
La relazione tecnica fa presente che la norma incrementa di 3 milioni di euro la dotazione del Fondo. In merito ai profili di quantificazione, "pur essendo l’onere indicato dal prospetto limitato alla spesa prevista, si fa presente che la dotazione del Fondo indicata dalla norma in esame per il 2019 è quella già prevista dalla vigente normativa. In proposito appare opportuno un chiarimento".
Certificati medici di infortunio e malattia professionale (commi da 526 a 532)
In base alla relazione tecnica, la norma è finalizzata a riconoscere “al personale dipendente del Ssn un compenso per le attività di rilascio dei certificati medici di infortunio e malattia professionale, da attribuirsi mediante la contrattazione integrativa (...)”. La relazione inoltre “individua la copertura finanziaria unitamente alle modalità di quantificazione mediante trasferimenti annuali dall’INAIL al fondo sanitario nazionale di euro 25.000.000”.
In proposito, si chiede che venga confermato che questa copertura sia coerente con i rapporti finanziari intercorrenti tra l’Inail e gli enti del Ssn e non incida quindi sull’attuale assetto finanziario ed organizzativo tra l’Inail. Analogamente, "andrebbero esclusi effetti negativi sugli equilibri di bilancio dell’Inail della maggiorazione, per gli anni successivi al 2019, dell’importo da trasferire al Fondo sanitario nazionale (pari a 25 milioni di euro) sulla base del tasso di inflazione programmato dal governo".
Anagrafe vaccini (comma 585)
In merito ai profili di quantificazione, "pur rilevando che gli oneri sono configurati in termini di limiti massimi di spesa, andrebbero acquisiti ulteriori elementi al fine di valutare l’adeguatezza delle risorse da utilizzare per l’implementazione dell’anagrafe nazionale vaccini e delle relative anagrafi regionali".
In particolare, "andrebbe acquisita una conferma che le maggiori risorse pari a 50.000 siano sufficienti per l’implementazione e la gestione dell’anagrafe nazionale vaccini anche alla luce di quanto affermato dalla relazione tecnica circa l’inadeguatezza delle risorse stanziate dal decreto-legge n. 73/2017".
Ulteriori chiarimenti "sarebbero utili in relazione agli effetti finanziari scontati sui saldi di finanza pubblica, che qualificano le somme indicate come maggiori spese in conto capitale di carattere permanente, in quanto, sulla base di quanto affermato relazione tecnica, sembrerebbe che tali risorse possano essere utilizzate anche per la gestione dell’anagrafe nazionale. In tal caso, gli importi dovrebbero essere considerati, almeno in parte, come spese di carattere corrente, in analogia a quanto indicato per le anagrafi regionali, la cui spesa è stata così differenziata: 2 milioni di euro di spesa in conto capitale per l’implementazione/istituzione dell’anagrafe e 500.000 euro di spesa corrente per la gestione della stessa".
Giovanni Rodriquez