“Una sanità trasparente è un traguardo sul piano dei diritti dei pazienti e della prevenzione della corruzione tra le corsie d’ospedale. Dopo anni di battaglie del MoVimento 5 Stelle, siamo sempre più vicini a questo traguardo: in commissione Affari sociali è appena stato votato l’articolo 1, quello che contiene i principi fondamentali della proposta di legge Sanità Trasparente. Attorno a questi principi si è formato un ampio consenso, e siamo fiduciosi che la discussione, grazie anche al contributo apportato dagli emendamenti, produrrà un testo finale equilibrato, arricchito sotto vari aspetti ed efficace per raggiungere lo scopo”.
Così
Nicola Provenza, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari sociali e relatore della proposta di legge sulla Sanità Trasparente.
“La legge punta a rendere pubblici e trasparenti i rapporti rilevanti dal punto di vista economico tra gli operatori della salute e le imprese produttrici, ad esempio, di farmaci, apparecchiature e servizi sanitari. Un passo in avanti importante per il diritto alla conoscenza dei cittadini che, inoltre, dà concretezza ai principi sanciti anche dall’articolo 117 della nostra Costituzione”, prosegue Provenza.
“Sebbene quello dei conflitti di interesse sia un tema molto delicato e da non banalizzare, siamo convinti che promuovere la trasparenza nella sanità sia un punto di partenza imprescindibile per evitare che la salute delle persone non venga mai messa in secondo piano”, conclude il relatore del ddl.
Cosa prevede l'articolo approvato oggi. L'articolo 1 del disegno di legge "
Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese
produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie" è quello sui
Principi generali e spiega che le disposizioni presenti nella legge determinano, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, "il livello essenziale delle prestazioni concernenti il diritto alla conoscenza dei rapporti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute".
Per finalità di trasparenza, di prevenzione e contrasto della corruzione e del degrado dell'azione amministrativa, queste disposizioni "garantiscono il diritto alla conoscenza dei rapporti, aventi rilevanza economica, intercorrenti tra le imprese produttrici di farmaci, strumenti, apparecchiature, beni e servizi, anche non sanitari, e i soggetti che operano nel settore della salute o le organizzazioni sanitarie".
Restano in ogni caso valide le disposizioni del codice di comportamento dei dipendenti pubblici e quelle del codice comunitario concernente i medicinali per uso umano.