Lo scorso 29 novembre 2018, con proprio Decreto, il Ministero della Salute ha ricostituito il Nucleo nazionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. L’atto, infatti, prevede la nomina di 13 professionisti della sanità nazionale a vario genere, tra dirigenti ministeriali ed esperti esterni, indicati direttamente dal Dicastero e individuati tra una rosa di persone di tutt’Italia con spiccate capacità manageriali, professionali e tecniche.
Il Nucleo è composto da tre rappresentanti del Ministero della salute; tre esperti designanti dal Ministero della salute; quattro esperti delle regioni, designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano; tre esperti designati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
L’elenco completo dei componenti:
• dott.ssa
Velia Bruno, Ministero della Salute;
• dott.ssa
Stefania Garassino, Ministro della Salute;
• dott.ssa
Carola Magni, Ministro della Salute;
• ing.
Gennaro Sosto, ASReM;
• dott.
Francesco Enrichens, ATS Sardegna;
• ing.
Massimo Putti;
• arch.
Antonio Canini, Regione Veneto;
• dott.
Francesco Dattolo, Regione Calabria;
• dott.
Luigi Riccio, Regione Campania;
• dott.
Fabio Rombini, Regione Emilia Romagna;
• dott.
Giampaolo Grippa, Agenas;
• arch.
Amelia Mutti, Agenas;
• ing.
Caterina Petrigni, Agenas.
Il Nucleo di valutazione e di verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute, nel contesto più ampio di rilancio delle politiche d’investimento del Paese, afferisce direttamente alla Direzione generale della programmazione sanitaria. Questa struttura è punto di riferimento delle Regioni, con cui collabora in tutte le fasi per i piani ed i programmi d’investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, su tutti le risorse dell’art. 20 della Legge 67/88, quelle cioè destinate all’ammodernamento del patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio Sanitario Nazionale.
In particolare, il Nucleo supporta le Regioni, specialmente quelle in difficoltà e in ritardo rispetto all'attuazione dei programmi d’investimento (interventi nelle grandi città, hospice, libera professione intramoenia, ecc…). Assicura, inoltre, l’integrazione dei Fondi strutturali europei con i programmi d’investimento in sanità ed esprime poi parere obbligatorio su argomenti rilevanti come accordi di Programma con le Regioni per:
• l'utilizzo di specifici finanziamenti per l’innovazione tecnologica e l’edilizia sanitaria su tutto il territorio nazionale;
• programmi di intervento e progetti relativi agli IRCCS (Istituti di Ricerca e Cura a Carattere scientifico), Policlinici Universitari, Istituti zooprofilattici, Ospedali classificati;
• interventi di realizzazione di nuovi ospedali e progetti di ristrutturazione che superano il tetto di spesa di € 40.000.000,00.