“È inaccettabile che da dieci anni non si rinnovi il contratto dei medici dipendenti e non si individuino le risorse per il rinnovo dei contratti di lavoro del mondo della sanità. La classe medica con il proprio impegno e la dedizione ha garantito livelli di assistenza elevati pur in un momento dove il blocco del turnover, la gravissima carenza del personale, i tagli lineari hanno messo a dura prova la tenuta del sistema”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo),
Filippo Anelli, interviene a sostegno delle Organizzazioni sindacali che hanno indetto, per il prossimo 23 novembre, uno sciopero nazionale di 24 ore per medici, veterinari e dirigenti sanitari. Al centro della protesta, si legge in una nota, “la rivendicazione di finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre dieci anni”.
“Lo sciopero in sanità è sempre un’anomalia, e rappresenta, per i medici, l’extrema ratio per far sentire la loro voce” spiega Anelli.
“Il Governo e le Regioni ora convochino le Organizzazioni Sindacali dei medici e mettano in atto tutte le azioni possibili per scongiurare lo sciopero” auspica.
“La classe medica italiana non merita tutto questo! - conclude Anelli-. Chiediamo al Governo di inserire la sanità tra le priorità dell’agenda politica dell’Esecutivo per ridare fiducia al personale sanitario e per rilanciare questo Sistema Sanitario che il mondo ci invidia”.