“Finalmente abbiamo deliberato una metodologia trasparente per l’aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza). Tutti i portatori di interesse: associazioni dei pazienti, dei cittadini e società scientifiche, l’industria, le regioni e gli enti pubblici potranno fare delle domande e ottenere ascolto in un procedimento chiaro e condiviso di Health Technology Assessment che ha messo in back-office il Ministero, l’Istituto Superiore di Sanita, l’Aifa, l’Agenas, la cabina di regia per l’Hta. Ognuno farà la sua parte all’interno di un percorso unico e integrato che da un lato ci fornirà evidenze cliniche e dall’altro valutazioni di impatto su tutto il Servizio sanitario nazionale per allocare le risorse efficacemente e senza dispersioni”. Lo annuncia il Ministro della Salute,
Giulia Grillo.
“Un cambio di metodo radicale – sottolinea il Ministro - , in direzione di concreta trasparenza. Non bisognerà più avere conoscenze personali al Ministero o nei corridoi delle istituzioni per poter portare la propria richiesta e per farsi ascoltare. Un unico centro di raccolta si occuperà di smistare la domanda all’istituzione di competenza. Nessuna decisione che riguarda le diverse categorie dei pazienti sarà più presa senza il coinvolgimento delle parti direttamente interessate. La commissione nazionale Lea al termine del percorso su ogni tema dovrà ascoltare i pazienti e tenerne conto. È la prima volta che tutti gli stakeholder potranno avere un percorso chiaro per far valere le proprie ragioni”.
Sulla questione Lea ricordiamo come non sia stato ancora approvato il Decreto Tariffe che nei fatti è fondamentale per far andare a regime i nuovi Lea approvati lo scorso anno. Sul punto da più di un anno c'è una dura contesa tra Mef e Ministero Salute sulle risorse (gli 800 mln stanziati non sarebbero sufficienti e servirebbero ulteriori 600 mln come precisato dal Ministro Grillo).