Da progetti per l’Active & Healthy Ageing passando per l’eHealth e medical device fino ad arrivare alla Nutrigenomica. Sono solo alcune delle aree tematiche per cui il Cipe ha stanziato 200 mln di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione (2014-2020) per finanziare i progetti contenuti appunto nel Piano Operativo Salute.
Al Piano, di competenza del Ministero della salute, sono state assegnate risorse per 200 milioni di euro prevede 5 aree d’intervento:
1. Active & Healthy Ageing: Tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare. Per quest’area vengono stanziati 16,975 milioni di euro e si pone l’obiettivo di realizzare comunità residenziali dotate di prodotti e servizi ‘intelligenti’ per l’anziano grazie all’uso dell’ICT.
2. eHealth, diagnostica avanzata, medical device e mini invasività.Anche su questa tematica gli stanziamenti ammontano 16,975 milioni di euro. L’obiettivo è la realizzazione di network di istituti virtuali in grado di garantire la diagnosi precoce e un adeguato follow up delle singole malattie e promuovere la formazione
3. Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata.Per questa tematica lo stanziamento è di 58,2 mln di euro per realizzare una mappatura delle alterazioni genomiche di patologie complesse e ad elevato impatto, quali le oncologiche, le neurologiche e le cardiologiche per ottenere un concreto avanzamento delle conoscenze fisiopatologiche e della prevenzione, predizione e terapie personalizzate in queste tre aree di fondamentale importanza
4. Biotecnologia, bioinformatica e sviluppo farmaceutico. Per questo tema c’è il finanziamento più elevato, 97 mln, con cui si vuole creare un Hub di ricerca clinica con ambiente per lo sviluppo di sistemi di produzione su larga scala.
5. Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.Stanziati 4,85 milioni di euro per l’implementazione di un network nazionale per il contrasto alla malnutrizione con creazione di centri di ricerca nell’ambito nutraceutica/nutrigenomica ed alimenti funzionali e rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche per lo sviluppo del settore del gene editing al fine di aumentare il food safety, migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari stessi e definire un ‘Modello di dieta locale e sostenibile’.