II ministero della Salute ha prorogato di dodici mesi le ordinanze in materia di “
tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani” e “
disciplina delle manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”. I provvedimenti sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 198 del 27 agosto 2018.
“Dal 2009 – scrive il Ministero sul proprio sito - le ordinanze ministeriali relative alla tutela dalle aggressioni e il decreto (DM 26 novembre 2009), che ha definito i contenuti dei percorsi formativi per i proprietari di cani, rappresentano un ulteriore passo in avanti all’interno del panorama legislativo nazionale a tutela delle persone e degli animali. Contribuendo in modo efficace alla diffusione della cultura del possesso responsabile hanno, infatti, definito in modo preciso obblighi, compiti e responsabilità dei possessori, sia verso il proprio animale che nei confronti della società”.
“Tra gli obiettivi principali dell’ordinanza ministeriale concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani – si evidenzia - anche la promozione di un rapporto con l’animale fondato sull’acquisizione di conoscenze scientifiche orientate al benessere dei cani, alla crescita culturale, alla responsabilizzazione dei proprietari e alla prevenzione dei rischi per la collettività. In attesa di una normativa stabile in materia, la reiterazione dell’ordinanza consente di mantenere le misure fondamentali per prevenire episodi di aggressione e incrementare i risultati positivi maturati nell’ambito dell’attività di prevenzione.
“L’ordinanza che disciplina le manifestazioni popolari che prevedono l’impiego di equidi – ricorda il Ministero della Salute - si pone l’obiettivo di salvaguardare la salute e l’integrità fisica degli animali utilizzati nei palii, nelle giostre e nelle quintane, nonché tutelare l’incolumità dei fantini e degli spettatori. In questi anni, infatti, ha consentito di ridurre in maniera sensibile il numero di incidenti che hanno visto coinvolti cavalli e cavalieri”.
“La reiterazione – si precisa - nasce dalla volontà di completare il censimento delle manifestazioni a livello nazionale avviato lo scorso anno e la relativa valutazione dei rischi nelle diverse tipologie di eventi. L’attività censoria viene realizzata grazie alla raccolta delle schede tecniche compilate dai servizi veterinari delle ASL e inviate al Centro di referenza Nazionale per il Benessere Animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia allo scopo di predisporre apposite linee guida per l’organizzazione di manifestazioni che garantiscano l’applicazione corretta delle norme di sicurezza e tengano conto dei reali fattori di rischio, in base alla tipologia di animali e di percorso, ma anche in considerazione dell’addestramento dei cavalli e delle capacità dei cavalieri”.