25 luglio - A fare le spese dei 175mila incidenti stradali che si registrano ogni anno sulle strade, sono infatti centinaia di bambini, che perdono la vita o riportano lesioni anche gravissime e permanenti. Grillo: “Presto nuove iniziative di informazione e legislative”. Toninelli: “La sicurezza stradale è nostra priorità. Il ruolo in prima linea di Polizia Stradale e pediatri”. IL VIDEO DELLA CAMPAGNA - L'OPUSCOLO
“Quella degli incidenti stradali è una piaga. E la sicurezza stradale è un tema che ho avuto sempre a cuore in quanto da medico legale ho visto con i miei occhi quali sono le conseguenze, per questo già nella passata legislatura abbiamo cercato di affrontarlo per essere vicini ai parenti delle vittime della strada. Un argomento delicato, rimasto sempre un po’ ai margini della azione di Governo”. Eppure “gli incidenti stradali sono la principale causa di invalidità acquisita e la prima causa di morte dei bambini”.
Con queste parole il ministro della Salute, Giulia Grillo ha aperto la conferenza stampa di presentazione della Campagna di sensibilizzazione “Bimbi in auto: vision zero”, oggi al ministero della Salute, realizzata insieme al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Polizia di Stato e le società e associazioni scientifiche pediatriche (Sip, Simeup, Sipps, Acp).
A fare le spese dei 175mila incidenti stradali che si registrano ogni anno sulle strade, sono infatti centinaia di bambini, che perdono la vita o riportano lesioni anche gravissime e permanenti. Nella gran parte dei casi la causa di questi infortuni è il mancato o cattivo uso dei seggiolini, obbligatorio per i bimbi fino al metro e cinquanta d’altezza, e delle cinture di sicurezza per i più grandi secondo quanto previsto dall’art. 172 del Codice della strada.
Per questo il ministero della Salute ha annunciato che si farà promotore insieme a tutto il Governo di nuove iniziative legislative e di campagne di informazione: “Vogliamo i risultati, ossia che i cittadini aderiscano a comportamenti corretti. Come ministero della Salute facciamo e faremo la nostra parte per dare impulso a queste campagne di sensibilizzazione”.
Non solo, per diffondere una migliore cultura della prevenzione degli incidenti stradali, ha aggiunto Grillo sarà valorizzato il ruolo dei pediatri e dei medici di medicina generale che sono ogni giorno in prima linea nei rapporti con i cittadini.
“Dobbiamo cercare di riportare al centro delle politiche sanitarie, e delle politiche che lambiscono il settore sanitario, i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta – ha detto – la vita di oggi, infatti, richiede tante risposte che i cittadini cercano e spesso non hanno. Per questo dobbiamo contare su questo pezzo del Ssn che negli ultimi anni è stato relegato".
Attraverso semplici messaggi sulla sicurezza in auto stampati su materiali informativi da diffondere negli ambulatori pediatrici, negli ospedali, nei consultori e tramite mass media, la campagna del Governo vuole sollecitare e coinvolgere il mondo degli adulti sulla necessità di assicurare i bambini, sempre e correttamente, a idonei sistemi di ritenuta durante i viaggi in auto, lunghi o brevi che siano. Seggiolini e cinture devono essere adattati alle dimensioni dei bimbi e omologati ai sensi di legge.
La normativa degli ultimi anni ha di molto migliorato il livello di sicurezza, ma siamo ancora lontani dall’obiettivo comunitario “Vision zero”. Nel 2017 in Italia, le vittime fino a 14 anni sono state 25 e ben 8.396 sono stati i bambini feriti, molti dei quali con esiti invalidanti permanenti. Nella maggior parte dei casi non erano assicurati efficacemente al seggiolino o erano seduti accanto al guidatore in condizioni di totale vulnerabilità.
“In totale nel 2017 i feriti gravi sono stati 17.309 con 242 bambini colpiti (1,4%). Un impatto importante in termini di sanità pubblica, e oltre alla tragedia umana comportano costi diretti che pesano per circa il 3% del Pil nazionale – ha spiegato il Direttore generale della Prevenzione della Salute, Claudio D’Amario – siamo ancora lontani di 800 unità rispetto agli obiettivi dell’Oms di scendere a un rapporto tra feriti gravi e decessi, pari a 2.500”.
Anzi, in Italia l’Istat riporta un trend in aumento, soprattutto nel Sud, nel Centro e nelle isole. “Probabilmente c'è un problema di organizzazione del sistema nel dare il primo soccorso. La rete del politrauma non è bene espressa in tutte le Regioni. Serve quindi un approccio multisettoriale per aggredire un fenomeno che troverà ampio spazio nel nuovo Piano di prevenzione nazionale”.
“Sulla sicurezza non si scherza e la sicurezza è la nostra priorità – commenta il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli – non possiamo e non dobbiamo mettere a repentaglio la vita dei nostri figli per la fretta che contraddistingue il quotidiano di tutti noi. Collocare sempre il bimbo nel seggiolino quando si è in macchina, anche se piange o protesta, e allacciare le cinture: sembrano piccole prudenze superflue, e invece possono cambiare il destino del piccolo e della sua famiglia. Devono diventare per tutti gesti automatici. Come, e questo è un mio impegno personale che diverrà presto un obbligo di legge, dovrà essere sempre installato sui seggiolini auto un dispositivo anti abbandono. Basta una piccola modifica al Codice della strada – ha concluso – un piccolo intervento normativo per scongiurare tante morti assurde: per evitare che un banale momento di distrazione possa trasformarsi in una tragedia”.
Quello che va ricordato è che “le gravi conseguenze provocate da questi incidenti ai piccoli passeggeri potrebbero, in moltissimi casi, essere evitate” ha ricordato il direttore del Servizio Polizia Stradale, Giovanni Busacca: “I seggiolini per auto, omologati e scelti in base al peso del bambino, sono infatti in grado di garantire al piccolo trasportato un adeguato contenimento e la migliore protezione possibile in caso di incidente. I genitori devono considerarne l’utilizzo come imprescindibile gesto di protezione per i propri figli, così come il rispetto di tutte le altre regole a garanzia di una condotta di guida improntata alla massima prudenza”.
“Fornire alle famiglie materiali di facile lettura, con poche ma importanti informazioni, è uno dei modi per fare efficacemente prevenzione – ha concluso il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani – l’educazione sanitaria è fondamentale in ogni campo della prevenzione, compreso quella degli incidenti stradali. Ecco perché i pediatri italiani aderiscono a questa iniziativa, impegnandosi anche a diffondere i messaggi della campagna”.