"Con la proposta di legge presentata nel Lazio il M5S ha gettato la maschera. Quel documento è a tutti gli effetti un vero e proprio compendio di tutte le bufale no vax circolate sul web nell'ultimo anno. E' un atto gravissimo sia per il suo contenuto delirante che per il modus operandi che ha portato alla sua elaborazione, senza alcuna consultazione con sindacati medici e società scientifiche ma solo con organizzazioni apertamente no vax. Mi auguro che la ministra della Salute Giulia Grillo intervenga e prenda immediatamente le distanze da queste follie anti scientifiche". Questo il commento di Federico Gelli (Pd), alla
proposta di legge per la revisione del sistema vaccinale della Regione Lazio.
"Siamo di fronte ad un testo che arriva a penalizzare le famiglie che ricorrono alle vaccinazioni. Mentre, infatti, tutti i no vax avrebbero libero accesso alle scuole, i bambini vaccinati ne verrebbero esclusi per oltre 1 mese. Una quarantena che raccoglie a piene mani una delle tante bufale sul vaccino MPRV circolate in questi mesi. La stessa OMS, in un documento sulle reazioni del vaccino antivaricella, riporta in un paragrafo specifico sulla trasmissione del virus vaccinale che in tutto il mondo sono stati segnalati solo 9 casi di trasmissione da vaccinati in salute, di cui 3 avevano sviluppato uno zoster. Parliamo di 9 casi in 30 anni di utilizzo di milioni e milioni di dosi di vaccino. Ovviamente dall'OMS non viene riportata nessuna raccomandazione di isolamento", prosegue.
"Come se tutto questo non bastasse, si arriva a parlare - in una legge sui vaccini - di nutrizione preventiva per rafforzare l'organismo. Come se questa potesse sostituire il ricorso alla vaccinazione. Insomma questa è a tutti gli effetti la prima proposta di legge no vax presentata in questo Paese e porta la firma di autorevoli esponenti del M5S, tra i quali la storica capogruppo pentastellata della Camera, nonché candidata alla presidenza delle Regione Lazio. A dimostrazione che, all'interno del Movimento, esiste una forte componente anti scientifica che continua a portare avanti battaglie di retroguardia capaci di mettere a rischio la salute della popolazione. Qualcuno li fermi", conclude Gelli.