Il nuovo patto per la salute e i nuovi Livelli essenziali di assistenza sono le priorità su cui cominciare a lavorare da subito a partire dai “prossimi giorni, dalle prossime settimane”. Lo ha riferito il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ai giornalisti al termine della sua audizione in Commissione Affari sociali oggi alla Camera.
“Il nostro è un sistema nazionale che nel suo complesso – ha ribadito il ministro – è buono e quindi è da valorizzare. Buono però non vuol dire che non abbia bisogno di interventi. Interventi però di manutenzione del sistema ma non interventi che ne ridiscutono i suoi principi ispiratori”.
Manutenzione in quale direzione? “Nelle regole per esempio” ha detto il ministro. Regole che riguardano i Lea che “dobbiamo portare a termine” e regole tra medico e paziente “in particolar modo la cosiddetta medicina difensiva” che è un problema non solo dei medici ma anche dei pazienti”. Ma regole anche per una “maggiore trasparenza nelle nomine politiche”. Poiché in sanità – ha ribadito Balduzzi – “alcune nomine politiche non possono essere evitate però devono essere più trasparenti e con requisiti più precisi”.
Poi Balduzzi ha parlato del Federalismo fiscale che ha definito un “capitolo importante” e per questo da “portare a compimento” poiché “se inteso bene vuol dire dare attuazione all’autonomia finanziaria delle Regioni secondo l’art119 della Costituzione”.
Ultimo punto il patto per la salute “che sarà l’impegno dei prossimi giorni, delle prossime settimane”. Il tutto, ha concluso il ministro della Salute, all’interno di un sistema sanitario che dia al tempo stesso prestazioni di qualità compatibili con le risorse finanziarie disponibili.
“Ma ci sono queste risorse?” È stato chiesto dai giornalisti al ministro che, prima di lasciare la Camera, ha risposto “voi sapete benissimo che siamo obbligati ad una manovra entro il 30 aprile che deve portare risorse per assicurare la sostenibilità del sistema. L’impegno è in questa direzione”.