Un assegno unico in denaro, e una dote unica da spendere per i servizi alla persona: sono i due pilastri della proposta di legge del Pd a sostegno della famiglia, depositata nei due rami del Parlamento e presentata in una conferenza stampa dai capigruppo
Graziano Delrio,
Andrea Marcucci, da
Stefano Lepri e
Tommaso Nannicini e dal segretario reggente
Maurizio Martina.
"Con la forza delle idee - ha detto Martina – dimostriamo l'alternativa politico culturale al governo giallo-verde. Le nostre sono proposte più eque e più realistiche, con misure possibili e non propagandistiche. Noi le portiamo all'attenzione del governo - ha aggiunto - sfidandolo: ci dicano se sono disponibili ad un confronto. Sono proposte immediatamente affrontabili in Parlamento, anche per ciò che riguarda la copertura".
"Se non nascono bambini manca la felicità che essi portano, si indebolisce il tessuto economico e dei servizi pubblici locali. Di più: senza il contributo delle nuove generazioni non si tiene sul piano previdenziale e su quello assistenziale, perché la spesa pubblica per le persone non autosufficienti cresce senza corrispondenti entrate e perché si riducono i legami familiari e quindi la coesione sociale", ha dichiarato il deputato dem
Sergio Lepri, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
"Da noi - aggiunge Lepri - ci sono assegni familiari, detrazioni per figli a carico e una numerosa serie di bonus: una giungla costruita per strati e ritocchi, senza un disegno chiaro e con ingiustizie, perché gli incapienti e gli autonomi hanno poco o nulla. Vogliamo quindi ispirarci - conclude il parlamentare del Pd- a Paesi come Germania, Gran Bretagna o Canada, dove il mantenimento dei figli è sostenuto con la fiscalità generale e riconosciuto con un child benefit, cioè un assegno unico e universale per i figli, concesso in misura diversa a seconda della condizione economica e dell’età dei figli".
"L’obiettivo finale - conclude Lepri - è quello di finanziare, interamente con la fiscalità generale, parte del costo di mantenimento dei figli. Si dirà che tutto questo costa molto: servono infatti a regime quasi dieci miliardi di spesa in più all’anno. È vero, ma questa è una priorità. Ecco allora una delle sfide che poniamo a chi oggi governa: basta slogan o proposte generiche. Se si concorda sull’obiettivo di rafforzare natalità e genitorialità, si cominci subito a discutere, partendo dalla nostra proposta."