“Gentile Ministro Grillo, sono Margherita Errico, presidente del Network Nazionale Persone Sieropositive – NPS Italia onlus – e Le scrivo anche a nome di quanti sottoscrivono la presente in merito alla vicenda di cronaca avvenuta qualche giorno fa ad Ancona dove il 36enne Claudio Pinti è stato arrestato per aver trasmesso il virus HIV, causa dell’AIDS in assenza di terapia antiretrovirale, alla sua recente partner e forse ad altre 200 persone e più, fatti ovviamente da accertare”, con questo incipit Errico, altri rappresentanti di associazioni e oltre 40 medici e scienziati italiani hanno chiesto un incontro urgente al ministro della Salute Giulia Grillo.
I punti da affrontare sono sia quello delle modalità di informazione su episodi come questi che, in particolare per il caso in questione, il fatto che il giovane arrestato appartiene ai cosiddetti “negazionisti” (teoria di Duesberg) che negano il fatto che l’Hiv possa provocare l’Aids e addirittura l’esistenza del virus e affermano che non è necessario assumere le terapie antiretrovirali perché dannose.
Per i firmatari della lettera “è proprio negando l’esistenza del virus HIV che si producono questi risultati: persone che non si curano, ma che essendo infette e non usando il preservativo possono trasmettere il virus a molte altre persone”.
Da qui la richiesta di incontro con il ministro, “perché riteniamo assolutamente necessario un Suo intervento all’Ordine dei Medici relativamente a quei medici che in Italia, dopo e insieme alle teorie di Duesberg, stanno producendo simili danni ancora nel 2018”.
“Desideriamo anche sottolineare in qualità di esperti – scrivono ancora i firmatari della lettera - come l’assenza di comunicazione continua e ben articolata su tutti i canali media ad oggi a disposizione unitamente alle teorie negazioniste siano elementi letali e favorenti la diminuzione dell’attenzione sul tema HIV e Aids dove in Italia il trend è ormai fisso da troppi anni sulle circa 3600 infezioni l’anno, ovvero almeno 10 diagnosi al giorno “.
E infine la richiesta a Grillo “di decidere quali strategie adottare in merito a questo atteggiamento non scientifico in quanto riteniamo che si tratti di una fondamentalequestione di Sanità Pubblica e quindiprofondamente politica”.