"La squadra c'è, le cose da fare ci sono, il programma da fare c'è. Se qualcuno non può o non vuole ce lo dica. Quello che non possiamo permetterci è far passare altro tempo in cui pezzi del nostro Paese vengono svenduti. Non voglio che il mio Paese sia una colonia francese o tedesca, un centro commerciale dove sono in vendita i pezzi migliori delle nostre aziende. O si parte o si torna a votare".
Così
Matteo Salvini, in una nuova diretta
Facebook dai tetti di Roma, passa all'attacco e, pur senza mai citarlo, sembra irritato per la pausa di riflessione che il Quirinale ha di fatto preso dopo l'indicazione dle premier fatta ieri da 5 Stelle e Lega.
"Sono 10 giorni che lavoriamo pancia a terra giorno e notte - aggiunge -. Se qualcuno dice 'non potete', ce lo dicano. Io i miracoli non sono in grado di farli. Sono consapevole che quando il governo partirà sarà una strada fitta di ostacoli ma non mi fanno paura le minacce".
Il leader del Carroccio prende di mira anche Francia e Germania dopo le critiche piovute sul prospettato governo Lega-5 stelle: "L'Italia non ha nulla da imparare e invidiare dai politici francesi, tedeschi e lussemburghesi. Guardate un po' in casa vostra, guardate le ricette di austerità dove ci hanno portato. Basta con le ricette di Bruxelles ingoiate da una indegna sinistra che ha governato in maniera asservita: il debito è salito e il lavoro sceso. Se pensate di farmi paura avete trovato l'uomo sbagliato".
Quanto poi alle presunte perplessità sul nome di Paolo Savona per il ruolo di ministro dell'Economia, spiega: "Non indico io i nomi alla presidenza della Repubblica, ma a me Savona al ministero dell'Economia piacerebbe molto. Un esperto, solido, riconosciuto in Italia e in tutto il mondo ma non gradito all'establishment. Che torto ha secondo qualche intellettuale Savona? Che ha osato dire che questa Unione europea così come è non va bene e che l'euro è una gabbia studiata dai tedeschi".
G.R.