Alcuni recenti studi e dati statistici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) indicano che il fenomeno del gioco d'azzardo, la ludopatia, si sta diffondendo in modo preoccupante tra gli adulti, le persone in età lavorativa e padri di famiglia, con conseguenze drammatiche.
L'Italia stampa un quinto dei gratta e vinci di tutto il mondo e ha il record di apparati elettronici da gioco, circa 416mila, più 50mila video lottery. A ciò si aggiunge il complesso mondo delle scommesse e dei giochi d'azzardo illegali che offre alle varie criminalità organizzate colossali possibilità di riciclaggio di denaro. Tutto questo è inaccettabile, l'Europa non può più far finta di nulla, deve immediatamente intervenire con una normativa adeguata, al passo con i tempi e con i nuovi strumenti tecnologici.
In Italia, secondo un'altra indagine svolta dall'Università la Sapienza di Roma, il 3,8% della popolazione, circa 900mila italiani, sono affetti dalla malattia del gioco d'azzardo. Con lo Stato che incassa dal gioco legale almeno 8 miliardi di Euro e le mafie che ricevono da quello illegale non meno di 23 miliardi di Euro. Sono questi i contorni di un fenomeno dilagante, ormai una vera e propria patologia sociale, oltre che una delle maggiori "industrie" del Bel Paese. Secondo il ministero della Sanità circa il 2,2 per cento di giocatori d'azzardo si trova in una condizione patologica.
Il mercato europeo, sfruttando i nuovi strumenti digitali, è in continua espansione e genera ricavi per svariati miliardi di Euro all'anno: nel 2015 si sfioravano quasi i 95 miliardi, mentre nel 2020 si stima che si possa arrivare a circa 110 miliardi. Il numero di soggetti a rischio ludopatia in Europa è destinato ad aumentare vertiginosamente. Troppo spesso però, anche a causa degli ingenti guadagni che i giochi d'azzardo generano, questa nuova piaga sociale viene sottovalutata ed il problema non viene affrontato in modo efficace.
Per questo abbiamo deciso di presentare un'interrogazione alla Commissione Europea in cui chiediamo tre cose: regolare in modo più stringente i giochi d'azzardo, inclusi quelli online; garantire la protezione dei consumatori e della salute, come previsto dagli art.35 e 38 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Ue; attuare misure concrete in particolare a tutela dei minori.
Ecco il testo dell'interrogazione:
Il mercato dei giochi d'azzardo in Europa, anche grazie ai nuovi strumenti digitali e ad Internet, è in continua espansione e genera ricavi per svariati miliardi di euro all'anno (nel 2015 si sfioravano quasi i 95 miliardi di euro, mentre nel 2020 si stima che si possa arrivare a circa 110 miliardi di euro).
La ludopatia, cioè la dipendenza patologica dai giochi d'azzardo, costituisce un problema non soltanto per chi ne è affetto, ma anche di tipo sociale. In un mercato così in espansione il numero di soggetti a rischio ludopatia in Europa è destinato ad aumentare vertiginosamente. Troppo spesso però, anche a causa degli ingenti guadagni che i giochi d'azzardo generano, questa nuova piaga sociale viene sottovalutata ed il problema non viene affrontato in modo efficace.
Alla luce di ciò, la Commissione:
- non ritiene di dover regolare in modo più stringente i giochi d'azzardo, inclusi quelli online, al fine di contribuire a porre un freno al fenomeno della ludopatia?
- in che maniera intende garantire la protezione dei consumatori e della salute, come previsto dagli artt. 35 e 38 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Ue?
- quali misure concrete intende adottare al riguardo ed in particolare a tutela dei minori?
Isabella Adinolfi
EFDD - MoVimento 5 Stelle Europa
Fonte: Blog delle Stelle