“Ora basta, vogliamo il rinnovo del contratto per sanità ed enti locali”: con queste parole il 5 febbraio Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno promosso una giornata di mobilitazione nazionale per sollecitare, dopo l’intesa raggiunta per le Funzioni centrali lo scorso 23 dicembre, il rinnovo dei contratti nazionali degli Enti locali e della Sanità.
La scorsa settimana i segretari generali delle tre categorie di Cgil, Cisl e Uil,
Serena Sorrentino,
Maurizio Petriccioli e
Michelangelo Librandi, avevano inviato una lettera alla ministra
Marianna Madia, per denunciare lo stallo ingiustificato delle trattative per i due contratti citati e per sollecitarne il rinnovo.
I sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil in presidio sotto il ministero della P.a chiedono "certezza" sulle risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti negli enti locali e soprattutto nella sanità, dopo quasi dieci anni di blocco.
Una delegazione sindacale ha incontrato il sottosegretario
Angelo Rughetti per parlare della questione. "Abbiamo visto un rallentamento nelle trattative" e "ci preoccupa la situazione nella sanità", dove , come negli altri settori, "l'aumento a regime deve essere di 85 euro medi", spiega la leader della Fp Cgil.
Per i dipendenti delle autonomie territoriali invece si sarebbero fatti passi avanti: "sono in corso già le verifiche", dice Sorrentino. Sulla stessa linea il segretario generale della Cisl Fp,
Maurizio Petriccioli: "Per la conferenza delle Regioni le risorse per il rinnovo nella sanità mancano, ce ne sarebbero meno della metà arrivare, 42 euro invece di 85. Dobbiamo uscire dallo stallo, occorrono risposte da Governo e Regioni che si rimpallano le responsabilità".
Il segretario della Uil Fpl,
Michelangelo Librandi, definisce la situazione "paradossale: il Governo dice che i finanziamenti ci sono ma l'Aran - l'Agenzia che tratta ai tavoli - dice che senza l'atto integrativo - il documento sulle risorse - non può andare avanti".
"Abbiamo ricevuto la rassicurazione che il governo contiuerà ad operare affinché vengano rispettati gli impegni assunti il 30 novembre" per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Lo ha riferito la segretaria generale della Cgil,
Susanna Camusso, dopo un incontro tenuto con il sottosegretario alla Pa
Angelo Rughetti.
Il governo ha assicurato che utilizzera' "il suo ruolo nel rapporto con le Regioni - ha detto Camusso - in particolare per quel che riguarda il contratto della Sanita'". I sindacati avevano organizzato un presidio sotto al ministero proprio per chiedere certezze sulle risorse in modo da procedere rapidamente al rinnovo di tutti i contratti del pubblico impiego. "Abbiamo registrato l'impegno del governo e sollecitato affinche' vengano rinnovati i contratti molto rapidamente. Abbiamo detto esplicitamente - ha concluso Camusso - che per tutti i contratti vale il perimetro degli accordi del 30 novembre. "Il governo ci ha detto che condivide la nostra volonta' di rinnovare i contratti in fretta e bene - ha affermato la segretaria generale della funzione pubblica Cgil, Serena Sorrentino".
"Assoluta determinazione a chiudere e firmare tutti i contratti in corso di negoziazione". E' questo il messaggio trasmesso dal sottosegretario di Stato,
Angelo Rughetti, ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil incontrati a Palazzo Vidoni, sede del ministero della Funzione Pubblica. "Il Parlamento ha approvato la legge di bilancio a dicembre e al 5 febbraio abbiamo già firmato il contratto per le funzioni centrali e quello del comparto sicurezza", ha aggiunto Rughetti. L'Aran, ha proseguito Rughetti, "sta lavorando costantemente per definire le intese negli altri comparti con l'obiettivo di dare a breve una giusta risposta a tutti i lavoratori ed a tutte le lavoratrici. Sul comparto Sanità si sta lavorando insieme alle regioni per trovare soluzioni tecniche che consentano di andare avanti e mettere l'Aran in condizione di procedere. E possiamo dire che siamo vicini".
"Sul comparto della conoscenza", ha aggiunto a margine della riunione il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, "comparto come noto molto complesso al suo interno, il lavoro è a uno stato più avanzato. Così come per gli enti locali, dopo il via libera all'atto integrativo, si può andare avanti con meno ostacoli. Anche per i lavoratori non contrattualizzati il lavoro procede; mercoledì abbiamo convocato le delegazioni rappresentative dei vigili del fuoco per cercare di arrivare alla firma in breve tempo". "Abbiamo lavorato in questi anni - ha conclsuo Rughetti - per poter dare un contratto giusto a tutti i dipendenti pubblici. Prima con l'accordo del 30 novembre 2016, poi con l'approvazione di nuove disposizioni di legge e infine con gli stanziamenti finanziari necessari. E' nostro interesse finire questo lavoro, bene e presto".
Fonte: Regioni.it