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QS Edizioni - lunedì 1 luglio 2024

Governo e Parlamento

Monchiero (Ci): “Incredulità e risentimento per le esclusioni di Gelli e Lenzi”

di Giovanni Monchiero
immagine 29 gennaio - Superfluo ricordare che all’uno si deve l’approvazione della legge sulla responsabilità del personale sanitario, e all’altra quella sul rapporto medico-paziente e sulle tematiche del fine vita, entrambe attese da anni. Nella nostra costituzione il parlamentare rappresenta la nazione, non un territorio o un partito. Nell’esercizio di questo mandato, che cosa può fare di più importante che contribuire alla stesura e all’approvazione di leggi così importanti?
In sistemi elettorali che consentono ai capipartito di prestabilire eletti e condannati alle candidature “di servizio”, è quasi inevitabile che nella composizione delle liste le vecchie metafore della corrida o del mercato vengano superate dalla manifestazione di un potere satrapico.

Il recupero dei Razzi e degli Scilipoti contiene una irresistibile carica di comicità che potrebbe offuscare il vero problema, intrinseco in questo modo di selezionare il Parlamento. Un tempo la rappresentanza politica era espressione di una scelta diretta degli elettori. Il che non significa che venisse sempre eletto il migliore, ma che, quantomeno, il complesso delle qualità e dei meriti dei singoli candidati fosse stato oggetto di valutazione da parte del corpo elettorale.

Oggi non è più cosi. Nella quota proporzionale, tutti i capilista dei partiti maggiori sono assolutamente certi dell’elezione e anche per i candidati nei collegi uninominali è quasi ovunque agevole individuare il nome del vincitore.
La scelta del “capo” si sovrappone alla volontà dell’elettore e si estrinseca in modi che tendono ad ignorare il merito.

Per restare ad una situazione che tocca il mondo della sanità, il PD ha deciso di non candidare né Federico Gelli, né Donata Lenzi. Superfluo ricordare su queste pagine che all’uno si deve l’approvazione della legge sulla responsabilità del personale sanitario, e all’altra quella sul rapporto medico-paziente e sulle tematiche del fine vita, entrambe attese da anni.

Nella nostra costituzione il parlamentare rappresenta la nazione, non un territorio o un partito. Nell’esercizio di questo mandato, che cosa può fare di più importante che contribuire alla stesura e all’approvazione di leggi così importanti? Domanda, ovviamente, retorica che esprime, da parte mia, incredulità e risentimento. 
 
On. Giovanni Monchiero
Civici innovatori
29 gennaio 2018
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