Buone notizie per la sanità dalla Commissione Bilancio della Camera. Nella notte sono stati approvati tre emendamenti alla manovra riguardanti, rispettivamente, la
farmacia dei servizi, la
Retribuzione individuale di anzianità (Ria) e la
piramide dei ricercatori.
Per le
farmacie semaforo verde all'emendamento che riprende quanto
già presentato al Senato da Andrea Mandelli (FI) e Luigi d'Ambrosio Lettieri (Dit). Nel testo si prevede l'avvio nel triennio 2018-2020 di una
sperimentazione in 9 Regioni per la remunerazione delle prestazioni erogate dalle farmacie con oneri a carico del Ssn. Con decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, d'intesa con la Conferenza Stato Regioni dovranno essere individuate tre Regioni per l'anno 2018, ulteriori tre per il 2019 e ulteriori tre per il 2020, con una
popolazione residente superiore ai due milioni di abitanti in cui avviare la sperimentazione, tenendo conto dell'esigenza di garantire una rappresentatività in termini di appartenenza geografica al Nord, al Centro e al Sud.
La sperimentazione sarà sottoposta a monitoraggio da parte dei Tavoli Lea, per verificarne le modalità organizzative e gli impatti, nonché un'eventuale estensione sull'intero territorio nazionale.
Per l'attuazione della sperimentazione, viene stanziato un importo di 6 mln per il 2018, 12 mln per il 2019 e 18 mln per il 2020.
Approvato poi all'unanimità dalla Commissione l'emendamento a prima firma
Federico Gelli (Pd) sulla
Retribuzione individuale di anzianità (Ria). Proprio per valorizzare la presenza presso le strutture del Ssn del personale della dirigenza, con riferimento alla Ria, il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di
30 mln nel 2019,
35 mln nel 2020,
40 mln nel 2021,
43 mln nel 2022,
55 mln nel 2023,
68 mln nel 2024,
80 mln nel 2025 e
86 mln a decorrere dal 2026. Queste risorse saranno destinate a incrementare il Fondo per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria.
Infine, via libera anche all'emendamento sulla
piramide dei ricercatori. Questo permette la stabilizzazione dei precari degli Ircs e degli istituti zooprofilattici. L'emendamento sostenuto dal Pd prima firma la capogruppo
Donata Lenzi ha ottenuto prima l’appoggio unanime della XII commissione e ora l’ok della bBlancio e prevede un
percorso a tappe. Un contratto a tempo determinato per ricorcatori e per le figure professionali di supporto della ricerca della durata di 5 anni rinnovabili per altri 5 una sola volta e successivo possibile passaggio a tempo indeterminato nel servizio sanitario. Nel frattempo sono prorogati i contratti in essere.
Sono stanziate
19 mln per 2018,
50 mln per il 2019 e
70 mln per il 2020 e
90 mln per 2021. La norma va collegata all'emendamento approvato il 14 dicembre scorso
che allarga le stabilizzazioni del decreto Madia a tutto il personale medico, tecnico profesionale e infermieristico dirigenziale e non e che riguarderà anche i ricercatori con maggiore anzianità. "Cio che reputo più importante - ha detto Lenzi - è il riconoscimento della specificità della ricerca pur dentro il comparto, punto di partenza per arrivare a un riconoscimento,pieno della specificità della ricerca sanitaria. Ricordo che si tratta di 1406 ricercatori , 729 operatori di supporto e 726 dipendenti degli istituti zooprofilattici".
Giovanni Rodriquez