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QS Edizioni - mercoledì 4 dicembre 2024

Governo e Parlamento

Al via la revisione e aggiornamento della Farmacopea Ufficiale. Lorenzin istituisce commissione ministeriale. Mandelli (Fofi): “Mancato aggiornamento all’origine di diverse difficoltà”

immagine 28 novembre - Della Commissione fanno parte rappresentanti del Ministero della salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Aifa, di Agenas, delle Associazioni e Federazioni di categoria. Ai lavori della Commissione possono essere chiamati a partecipare esperti e rappresentanti di Università e Società scientifiche. L'obiettivo è quello di procedere alla revisione, in linea con le previsioni della Farmacopea Europea.
Per procedere alla revisione della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana, in linea con le previsioni della Farmacopea Europea, il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha nominato una commissione ministeriale con il compito di redigere un primo aggiornamento entro 30 giorni dall’insediamento. Della Commissione fanno parte rappresentanti del Ministero della salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Aifa, di Agenas, delle Associazioni e Federazioni di categoria. Ai lavori della Commissione possono essere chiamati a partecipare esperti e rappresentanti di Università e Società scientifiche.
 
“Un plauso al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per aver nominato la commissione ministeriale che provvederà alla revisione della Farmacopea Ufficiale”, dice il presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Senatore Andrea Mandelli.
 
“Avevamo da tempo e a più riprese fatto presente come il mancato aggiornamento di questo strumento indispensabile per il professionista fosse all’origine di diverse criticità. Non soltanto perché dall’ultima edizione, la XII del 2010, si sono registrati cambiamenti significativi dal punto di vista scientifico, ma anche per aspetti che incidono direttamente sull’attività quotidiana nella farmacia di comunità”.
 
Per esempio, l’elenco delle sostanze che è obbligatorio detenere in farmacia, nel quale sono presenti farmaci non più reperibili sul mercato o la cui utilità in farmacia è venuta meno. “E’ il caso dello sciroppo di ipecacuana, un emetico usato in caso di avvelenamento: è evidente che se si verifica un incidente di questo tipo si deve ricorrere al pronto soccorso e non al farmacista” spiega Mandelli ” e considerazioni analoghe valgono anche per le strumentazioni obbligatorie. Ma oltre all’aggiornamento dei contenuti sarebbe opportuno anche provvedere alla digitalizzazione del testo. Ormai il supporto cartaceo risulta troppo oneroso per tempi e costi di realizzazione , tanto che l’ultima edizione era ormai da tempo irreperibile e le farmacie di nuova istituzione si trovavano nell’impossibilità di dotarsene, contravvenendo quindi all’obbligo di legge. Nell’augurare buon lavoro alla Commissione spero che anche questo aspetto venga tenuto nella giusta considerazione”.
 
A rappresentare la FOFI nella Commissione ministeriale sono stati nominati il Segretario Maurizio Pace e il Tesoriere Mario Giaccone.
28 novembre 2017
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