Un risparmio medio del 23% realizzato grazie alle centrali uniche d’acquisto. Un risultato importante per un sistema che ha offerto garanzie di qualità, professionalità e che assicurerà in futuro un sempre maggiore sostegno all’innovazione.
A tirare le somme sui risultati conquistati dalle Centrali uniche di acquisto in sanità, il Commissario del Governo per la spending review,
Yoram Gutgeld, al termine dell’incontro in Conferenza delle Regioni voluto per fare il punto sull’attività svolta dai soggetti aggregatori.
“Abbiamo messo in piedi un sistema di misurazioni dei risparmi dai quali è scaturito un risparmio medio del 23% – ha detto – con percentuali che vanno dall’8% fino al 50% per un sistema che ha portato benefici a tutte le Regioni. Si tratta di gare per decine di miliardi che hanno riguardato in generale tutte le categorie, in particolare i dispositivi ma anche i servizi. I risparmi ottenuti saranno reimmessi nella sanità per investire in innovazione e in nuove attività fondamentali per modernizzare la sanità italiana”.
E un esempio paradigmatico di quanto realizzato grazie al sistema degli acquisti centralizzati sono i nuovi farmaci per l’epatite C. “Non sarebbe stato possibile creare il fondo per gli innovativi senza i risparmi ottenuti con questa operazione” ha sottolineato.
Soprattutto, ha ricordato Gutgeld, il sistema ha offerto garanzie di qualità: “Per ogni categoria abbiamo creato dei gruppi di lavoro di professionisti esperti con i quali sono state definite le linee guida e le impostazioni delle gare”.
Per il Commissario alla spending review infine bisogna uscire fuori dallo stereotipo delle differenze tra Nord e Sud, e tra Regioni più o meno efficienti. “Alcune regioni sono più avanti perché avevano centrali di acquisto già rodate – ha aggiunto – ma non si può parlare di Regioni più o meno efficienti in quanto esistono differenze importanti tra le Aziende di una stessa Regione. Per questo l’obiettivo della riunione di oggi è creare una maggiore collaborazione tra le relatà locali per fare in modo che lavorino tra di loro”.
Prossimi step? “Dal prossimo anno il sistema allargherà il raggio di azione ad altre categorie – ha concluso – per questo sarà emanato un Dpcm ad hoc. Ma l’obiettivo ultimo è rendere il sistema sempre più collaborativo tra le varie Regioni”.
Ester Maragò