La Commissione Bilancio del Senato (dopo quella della Camera) ha dato parere favorevole allo schema di decreto relativo all'individuazione degli indicatori di benessere equo e sostenibile (per i contenuti si veda
articolo pubblicato ieri), anche se con sette osservazioni rispetto alle quali il Governo e il ministro dell’Economia che firma il provvedimento, dovranno valutare la possibilità di recepimento nel testo finale.
La prima osservazione è che sarebbe stato auspicabile che il Comitato istituito per l'elaborazione degli indicatori fosse composto tenendo conto della rappresentanza di genere. Per questo la Commissione chiede che se si dovesse prevedere una nuova composizione l’elemento sia tenuto in “debita considerazione”.
Poi si dovrebbe tenere conto dell'avvio della sperimentazione per l'adozione di un bilancio di genere e, come raccomandato a livello europeo per tutte le rilevazioni statistiche, della dimensione di genere per tutti gli indicatori in cui questa è significativa, anche per quanto riguarda l'impatto generazionale.
Bene sarebbe poi prevedere dove possibile un'articolazione per aree territoriali degli indicatori BES, con particolare riguardo al Mezzogiorno e inserire tra quelli selezionati anche un indicatore sul paesaggio e il patrimonio culturale.
La Commissione propone di inserire uno o più indicatori di sintesi relativi ai temi del decreto e di valutare la possibilità di inglobare l'indicatore sul “rapporto tra tasso di occupazione delle donne 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli” nelle elaborazioni relative a quello sul “tasso di mancata partecipazione al lavoro”, soprattutto se sarà accolta l'osservazione sulla dimensione di genere e generazionale per tutti gli indicatori in cui questa è significativa.
Infine, nelle prossime revisioni, la Commissione chiede di individuare un indicatore sul fenomeno della corruzione.