Si fa più forte il pressing dell'Italia in vista del trasferimento della sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) da Londra a seguito della Brexit. La prossima settimana il presidente del Consiglio,
Paolo Gentiloni, andrà nel capoluogo lombardo per sostenerne la candidatura italiana, ed oggi si sono da Parlamento ed Istituzioni si sono sollevate diverse voci che spingono proprio verso questa direzione.
"Con il premier Gentiloni siamo assolutamente impegnati sulla rivendicazione di Milano come sede dell'Ema: sul piano tecnico, ha tutte le carte in regola e lo abbiamo dimostrato. Ovviamente c'è una grande concorrenza, ma il lavoro è partito bene, proprio dagli aspetti tecnici". Lo ha dichiarato all'
Adnkronos la
ministra della Salute
Beatrice Lorenzin. "Ema può venire a Milano - ha aggiunto - perché Milano risponde a tutti i criteri richiesti, sia dai lavoratori dell'agenzia europea, sia sul versante del contesto che riguarda l'insediamento dell'agenzia in una città europea. E Milano, essendo uno dei principali hub sanitari del mondo e avendo spazi, logistica e tutto il necessario per far vivere un'agenzia di questo tipo, ha tutte le carte in regola per diventare sede dell'Ema".
"Ho più volte dichiarato il mio totale favore perché Ema venga portata a Milano, non solo perché sono milanese: ritengo che sia l'area d'Italia più adatta a ospitare un'istituzione così importante - ha detto all'
Adnkronos la presidente della commissione Igiene e sanità di palazzo Madama
Emilia Grazia De Biasi (Pd) -. E penso - prosegue - che quello da utilizzare sia il 'metodo Expo': la compartecipazione di tutte le istituzioni, indipendentemente dagli orientamenti politici, perché qui davvero c'è l'interesse del Paese, non di una parte politica. Ho visto già che il sindaco Sala e il presidente Maroni si stanno muovendo in sintonia. Noi abbiamo vinto Expo perché siamo stati tutti uniti. Spero che vinceremo anche Ema". "Avere l'agenzia del farmaco a Milano - conclude - è molto importante, anche in relazione ai temi che abbiamo affrontato con il decreto sui vaccini, perché averla qui da noi significa stabilire un legame più forte tra l'Europa e l'Italia sul piano dei farmaci e della farmaco-sorveglianza".
"Milano è la città ideale per ospitare l'Ema. Che il governo, con la Regione e il Comune, la sponsorizzi è fondamentale. Ema per Milano significherebbe la presenza di 4 milioni di persone l'anno di altissimo livello e 900 dipendenti. E' l'occasione straordinaria per il capoluogo lombardo, un ulteriore volano dopo l'Expo", ha dichiarato il presidente dei senatori di FI
Paolo Romani.
Sul tema scende in campo anche il vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato
Andrea Mandelli: "Ci auguriamo che la prossima visita del premier Gentiloni a Milano possa rafforzare l'obiettivo di portare l'Ema in Italia. Esistono molte ragioni che rendono solida la candidatura del nostro Paese, e di Milano in particolare, ad accogliere l'Agenzia europea del farmaco. Tra queste rientra il trend positivo della nostra industria farmaceutica, con le ottime performance legate all'export, e l'eccellenza delle nostre attività di ricerca. Forza Italia, attraverso una mia mozione trasversalmente sottoscritta, è impegnata da mesi perché si possa raggiungere un traguardo da cui trarrebbe lustro e giovamento tutto il Paese. Ora è necessario che il governo porti avanti la battaglia fino in fondo affinché in sede di assegnazione prevalgano criteri oggettivi di scelta e non logiche di compensazione tra Stati membri", conclude.
Infine, per il deputato dem minalese
Emanuele Fiano: "L'eventuale approdo a Milano dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, rappresenterebbe una straordinaria opportunità per la città di Milano: il seguito di un'altra straordinaria esperienza, quella di Expo, che ha visto Milano proporsi come una delle capitali europee. L'arrivo dell'Agenzia del farmaco sarebbe sicuramente il coronamento di tutto questo. Questa partita vede il governo come attore principale". Milano, prosegue l'esponente dem, "è una città che oggi funziona bene" dal punto di vista infrastrutturale e, con la trasformazione delle ex
aree Expo in un polo di ricerca, "l'Ema sarebbe un nuovo gioiello per la nostra corona".
Anche Farmindustria è ottimista. "Sulla carta Milano è imbattibile.Se faremo un buon lavoro di diplomazia, sono convinto che possiamo portare a casa il risultato". Così il presidente di Farmindustria,
Massimo Scaccabarozzi che aggiunge, "sono stato il primo, nel marzo 2016, ad auspicare che in caso di Brexit l'Agenzia venisse in Italia".
"E quella di Milano - dice ancora Scaccabarozzi all'
Adnkronos Salute - è una candidatura molto forte. Ha una posizione centrale a livello europeo, è ben collegata, vanta importanti eccellenze, inoltre l'Italia ha un'industria farmaceutica di primo livello e la nostra è un'Agenzia del farmaco di prim'ordine. Insomma, ce la meritiamo l'Ema a Milano".