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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Elezioni “anticipate” degli Ordini dei medici in Sicilia. M5S scrive alla Fnomceo per chiarimenti

immagine 20 luglio - Gli Ordini di Catania, Palermo, Enna e Bari hanno deciso di convocare l’assemblea elettorale degli iscritti prima in anticipo rispetto ai termini indicati dal Ministero. Per i pentastellati Catalfo, Gaetti, Taverna, Bertorotta e Giarrusso questo comporterebbe una mancanza di rappresentatività e un venir meno ai principi costituzionali d’uguaglianza, di rappresentatività e di elettorato attivo e passivo. LA LETTERA
“Chiediamo alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di intervenire sugli Ordini provinciali di Catania, Palermo, Enna e Bari, che stanno venendo meno alle direttive date dal Ministero per le elezioni ed il rinnovo dei propri vertici”. Lo affermano i senatori del Movimento 5 Stelle Nunzia Catalfo, Luigi Gaetti, Paola Taverna, Ornella Bertorotta e Mario Giarrusso.

“I sopracitati ordini provinciali - spiegano nella lettera inviata alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici - sono venuti meno ad una circolare ministeriale dell’8 giugno 2017 che evidenziava l'importanza del rispetto del periodo temporale compreso tra il 15 settembre e il 30 novembre 2017, entro il quale dovrebbero tenersi le elezioni, considerato che la convocazione delle assemblee elettorali a ridosso delle ferie estive potrebbe ostacolare il raggiungimento del quorum richiesto per la validità delle elezioni”.

“Eppure - continuano i pentastellati - gli Ordini di Catania, Palermo, Enna e Bari hanno deciso di convocare l’assemblea elettorale degli iscritti prima rispetto ai termini stabiliti dal Ministero. Questo comporterebbe una mancanza di rappresentatività e un venir meno ai principi costituzionali d’uguaglianza, di rappresentatività e di elettorato attivo e passivo. Inoltre l’aver indetto le elezioni ben due mesi prima della data fissata dal Ministero potrebbe determinare o aver determinato che nessun medico sia stato messo nella condizione di predisporre, in un’ottica di democrazia partecipativa, una candidatura in alternativa a quella uscente”.

Lorenzo Proia
20 luglio 2017
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