“Il lavoro di squadra tra Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano, coordinato dal professor Moavero, sulla non facile partita della relocation di Ema procede molto bene. Il dossier di candidatura della citta' di Milano, predisposto dalla Farnesina, è sostanzialmente pronto in ogni sua parte, così come i connessi strumenti di comunicazione che aspettano solo di essere presentati e lanciati”. E' questo l'inizio della lettera scritta dal presidente della Regione Lombardia
Roberto Maroni e dal sindaco di Milano
Giuseppe Sala al presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni sulla candidatura di Milano ad ospitare Ema, l'agenzia europea del farmaco.
“La proposta italiana - si legge nella lettera - è molto forte e qualificata, dalla sede individuata - il Palazzo Pirelli, attuale sede del Consiglio regionale della Lombardia - a tutti i servizi che oggi la città di Milano è in grado di offrire al personale di Ema e alle famiglie in materia di trasporti, scuole internazionali, qualità della vita, università e assistenza nelle operazioni di trasferimento, fino al tessuto scientifico e di ricerca in cui Ema andrebbe ad inserirsi, che, come sai, vede nel settore farmaceutico, della salute e delle scienze della vita uno dei punti di eccellenza del nostro territorio. Riteniamo dunque che la proposta di Milano come nuova sede di Ema sia molto competitiva rispetto a tutti i criteri e parametri stabiliti dal Consiglio europeo per la relocation dell'Agenzia”.
“Ci preme sottolinearti un elemento: Milano e la Lombardia - scrivono Maroni e Sala a Gentiloni - sono davvero in grado, con il supporto del Governo, di assicurare quella ‘continuità operativa’ di Ema nel momento in cui dovrà lasciare Londra; continuità indicata quale ‘criterio rilevante’ per la valutazione tecnica delle candidature da parte della Commissione europea e fondamentale in una attività che ha ricadute sulla salute dei cittadini europei. Abbiamo appreso con grande soddisfazione della Tua volontà di presentare a Milano la candidatura italiana, iniziativa che condividiamo e che riteniamo utile a sostenere una proposta assolutamente competitiva sotto molteplici punti di vista. La presentazione pubblica risulterà peraltro ancor più significativa se realizzata in concomitanza con la presentazione ufficiale del dossier, che - come sai - dovrà avvenire entro il prossimo 31 luglio, in base alla procedura individuata dal Consiglio”.