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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Governo e Parlamento

Ddl Lorenzin. M5S: “Lacunoso il percorso di studi per osteopati e chiropratici”

immagine 27 giugno - Il Disegno di legge prevede l’istituzione delle due professioni. Necessario il titolo di studio ma sul percorso universitario permangono passaggi indefiniti rispetto ai quali il MoVimento richiede in primis l’intervento del Miur. 
“Il Disegno di legge Lorenzin, attualmente al vaglio della commissione Affari Sociali della Camera, prevede tra l'altro l'istituzione della professione dell'osteopata e del chiropratico. Per l'esercizio di entrambe le professioni sanitarie diventerà necessario il possesso del titolo di studio universitario abilitante. Da parte nostra non vi è alcuna contrarietà rispetto all'istituzione di queste figure che, anzi, da tempo attendevano di essere regolamentate. Alcuni passaggi del disegno predisposto dal ministro della Salute però non sono chiari e convincenti. Per questa ragione abbiamo presentato due emendamenti sostanzialmente identici (uno in riferimento alla figura dell'osteopata e uno del chiropratico), al fine di definire in modo più stringente il percorso di studi per le due nuove professioni”.
 
Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali.
 
“Attraverso i nostri due emendamenti chiediamo che entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge il Miur (di concerto con il Ministero della Salute, con il parere del CUN e del CSS e sentite le commissioni parlamentari), tramite decreto istituisca l'apposito corso di studi e definisca l'ordinamento didattico. Entro 3 mesi dall'emanazione del citato decreto, tramite apposito accordo in sede di Stato-Regioni, dovranno essere stabiliti i criteri di equipollenza. Infine, chiediamo che entro 6 mesi dal decreto, tramite altro decreto del Ministero della Salute (di concerto con il Miur, con il parere del CUN e del CSS e sentite le commissioni parlamentari), venga individuata la figura ed il relativo profilo professionale dell'osteopata e/o del chiropratico. In buona sostanza il MoVimento propone una soluzione che rispetti le istanze delle professioni e garantisca la bontà del relativo iter istitutivo”, concludono.
 
27 giugno 2017
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