Si è concluso in meno di mezz'ora il Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio convocato d'urgenza per decidere di porre la questione di fiducia sulla manovra, "avendo collegialmente ravvisato nel ricorso alla fiducia lo strumento regolamentare necessitato per conseguire una celere conversione del decreto-legge, come impone la gravità del contesto internazionale di crisi finanziaria", come afferma una nota di Palazzo Chigi.
Palazzo Chigi precisa poi che la
fiducia del Governo sarà posta sul Testo Commissione della Manovra, ma con tre sostanziali aggiunte.
La prima riguarda aumento di un punto IVA, dal 20 al 21, con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico;
La seconda aggiunta prevede, fino al pareggio di bilancio, il contributo del 3% per i redditi sopra i 500.000 euro. Cifra, tuttavia, ancora avvolta da incertezze. Uscendo dal Consiglio dei Ministri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa avrebbe infatti dichiarato che il tetto del contributo sarebbe stato abbassato da 500 a 300 mila euro. Tuttavia l'ufficio stampa del Consiglio dei Ministri, contattato da Quotidiano Sanità, ha confermato la validità nella cifra diffusa nella nota ufficiale di Palazzo Chigi, cioè 500 mila euro.
La terza aggiunta, infine, riguarda l'adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014.
Giovedì prossimo, annuncia infine la nota di Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri approverà l’introduzione in Costituzione della “regola d’oro” sul pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.